Banca Generali nei primi tre mesi
ha segnato un utile netto di 68,3 milioni (-50%) risentendo
dell'andamento dei mercati finanziari che ha portato a una
contrazione straordinaria delle commissioni variabili. Il
risultato netto ricorrente (al netto delle commissioni
variabili, dei ricavi da trading non ricorrenti e di altre poste
di natura straordinaria) segna una crescita a 53,2 milioni
(+43%). I ricavi totali sono stati pari a 160,8 milioni (-33%)
con commissioni nette ricorrenti per 120,0 milioni (+15%).
Le masse totali ammontano a 84 miliardi (+8%) con una raccolta
netta nel trimestre di 1,5 miliardi e, da inizio anno (al 30
aprile), di 1,9 miliardi.
Benca Generali conferma la solidità patrimoniale con il CET1
ratio al 16,2% e un payout implicito pari all'84%.
"Un avvio d'anno solido che ha visto crescere tutte le voci
più rilevanti nelle attività ricorrenti del nostro business, a
conferma dell'efficienza e qualità del lavoro. Le masse
continuano ad espandersi su base annuale, così come i flussi di
raccolta, grazie al grande lavoro dei nostri banker al fianco
delle famiglie ogni giorno accompagnandole nelle sfide per la
protezione e diversificazione da variabili di rischio come
inflazione e forte volatilità dei mercati. In un clima di
incertezza, complessità geopolitiche ed economiche, prudenza
gestionale ed efficienza operativa sono state le linee guida che
non hanno sacrificato lo sviluppo strategico e commerciale", ha
detto l'amministratore delegato Gian Maria Mossa, segnalando
che "Le risposte positive che ci arrivano dal mondo dei
professionisti e dai tanti nuovi clienti in questa prima parte
dell'anno ci rendono fiduciosi nella nostra capacità di
continuare a crescere in misura superiore al mercato di
riferimento".
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