La Corte suprema brasiliana (Stf)
ha avviato un processo per determinare se il presidente della
Repubblica, Jair Bolsonaro, debba essere indagato per il ritardo
nell'avvio della vaccinazione pediatrica contro il coronavirus.
La giudice della Stf, Rosa Weber, ha infatti accolto una
denuncia presentata dall'opposizione e ha chiesto alla Procura
generale della Repubblica (Pgr) di studiare la possibilità di
avviare un'inchiesta sul capo dello Stato.
Secondo i denuncianti - il segretario all'Istruzione del
Comune di Rio de Janeiro, Renan Ferreirinha, il senatore di
Cidadania (centro-sinistra) Alessando Vieira e la deputata del
Partito socialista brasiliano (Psb, di sinistra) Tabata Amaral -
Bolsonaro avrebbe commesso il reato di "prevaricazione"
ritardando intenzionalmente l'inizio della vaccinazione dei
bambini tra i 5 e gli 11 anni, dopo che la stessa era stata già
autorizzata dall'Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria
(Anvisa).
Finora, secondo informazioni di dieci delle 27 segreterie
sanitarie statali, 456.101 bambini in questa fascia di età hanno
ricevuto la prima dose di Pfizer o CoronaVac (il secondo vaccino
pediatrico nel frattempo approvato da Anvisa).
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