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Perù: marea nera, satellite mostra dimensioni del disastro

Perù: marea nera, satellite mostra dimensioni del disastro

Durante il trasferimento di petrolio dopo lo tsunami a Tonga

LIMA, 25 gennaio 2022, 15:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Immagini catturate dal satellite PeruSAT-1 una settimana dopo l'incidente avvenuto durante il trasferimento di greggio dalla petroliera 'Mare Doricum' alla raffineria La Pampilla della compagnia spagnola Repsol, mostrano le reali dimensioni del danno ambientale marino e costiero causato dalla dispersione di almeno 6.000 barili di petrolio all'altezza di Lima e della città gemella di El Callao, avvenuto il 15 gennaio dopo lo tsunami seguito al terremoto a Tonga.
    In una intervista domenica il direttore esecutivo di Repsol, Jaime Fernández-Cuesta Luca de Tena, ha sottolineato che "ci siamo impegnati a pulire le spiagge inquinate entro la fine di febbraio". Questo, mentre sono ancora in corso le indagini sulle cause dell'accaduto e sull'estensione della zona interessata dalla marea nera.
    Reagendo alle dichiarazioni del responsabile di Repsol, l'Organismo di valutazione e certificazione ambientale (Oefa) peruviano ha diffuso un comunicato in cui sostiene che "il 23 gennaio è stato stimato che l'estensione dell'area interessata è, per la componente suolo (fascia di spiaggia e costa), di 1.800.490 mq (180 ettari), e per la componente idrica (mare), di circa 7.139.571 mq (713 ettari)".
    Il satellite di osservazione PeruSAT-1, gestito dalla Commissione nazionale per la ricerca e lo sviluppo aerospaziale (Conida), ha fornito per parte sua immagini della regione una settimana dopo l'accaduto, da cui emerge l'ampia estensione della superficie di Oceano Pacifico e di costa contaminata.
    Purtroppo la marea nera, scrive infine oggi il quotidiano peruviano La República, "continua a spostarsi verso nord", e "sono visibili ora chiazze di petrolio fino a Punta Salinas, 30 km a sud-ovest di Huacho".
   

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