La Giustizia brasiliana ha
bloccato 13,5 milioni di real (circa 2,5 milioni di euro) dal
Partito liberale (Pl) del presidente Jair Bolsonaro accusato di
aver presentato una denuncia infondata contro il meccanismo
delle urne elettroniche utilizzato nel ballottaggio delle
elezioni presidenziali vinte da Lula da Silva.
Il giudice Alexandre de Moraes, del Tribunale superiore
elettorale (Tse), ha ordinato il blocco in via cautelare come
parte di una multa di 22 milioni di real, disponendolo per un
conto del Pl presso il Banco do Brasil (di proprietà statale).
Per il magistrato la denuncia è stata un modo di "costruire
un ricorso in malafede" per provocare "il malcontento popolare"
con l'intento di incoraggiare i manifestanti vicini a Bolsonaro
a continuare a protestare per presunti "brogli" a favore di Lula
e a chiedere un intervento dalle Forze armate.
La scorsa settimana il Pl ha messo in dubbio l'affidabilità
di 279.000 urne elettroniche, sulle 577.000 utilizzate nel
ballottaggio del 30 ottobre. Secondo il partito se fossero stati
considerati validi solo i voti espressi attraverso le urne
"verificabili", Bolsonaro sarebbe stato rieletto.
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