Un nuovo sciopero della fame è stato
avviato da Richard Ratcliffe per sollecitare il governo
britannico ad aumentare la pressione diplomatica sull'Iran per
la liberazione della moglie Nazanin Zaghari-Ratcliffe, la
cittadina anglo-iraniana dipendente della fondazione
Thomson-Reuters fermata nel 2016 durante una visita nel Paese
d'origine e poi condannata sulla base di controverse accuse
prima di spionaggio e poi di propaganda ostile, da lei sempre
negate. La protesta si terrà simbolicamente anche all'esterno
del Foreign Office di Londra, secondo quanto riferisce il
Guardian.
Nei giorni scorsi, le autorità iraniane avevano bocciato un
nuovo appello contro la condanna della donna, stabilendo che
dovrà restare in carcere per un altro anno.
Il mese scorso la ministra britannica degli Esteri
britannica, Liz Truss, aveva definito la vicenda di
Zaghari-Ratcliffe - che nel Regno Unito ha anche una figlia
piccola, Gabriella, fatta rientrare nel 2019 dall'Iran - come
"una spaventosa odissea", in occasione dei 2mila giorni
dall'inizio del caso. In quella circostanza, Truss aveva anche
incontrato Richard Ratcliffe.
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