Sandipan Sarkar e Aditi Das,
una coppia indiana che vive nello stato del Bengala Occidentale,
hanno deciso di sposarsi il prossimo 24 gennaio, a dispetto
della pandemia. Ma per seguire le restrizioni imposte dal
Covid19, senza escludere nessuno dei loro 450 invitati, ne hanno
convocati 350 a un party on line: solo in cento saranno ammessi
alla festeggiamento in presenza.
La cerimonia e la festa saranno in diretta su Google meet,
mentre il banchetto, già ordinato, verrà recapitato nelle
abitazioni dai riders della piattaforma Zomato.
"Siamo stanchi di aspettare", hanno detto ai media, "abbiamo
già rinviato il matrimonio di un anno; con questo strattagemma
salvaguardiamo la salute degli invitati, che hanno apprezzato la
nostra iniziativa".
L'industria dei matrimoni nel Paese, che vede la stagione di
punta tra novembre e febbraio, anche quest'anno sta subendo un
grave colpo per la terza ondata della pandemia.
Negli anni pre Covid, nella sola Delhi, durante i week-end si
celebravano circa 20mila matrimoni, con i cortei nuziali che
creavano seri problemi al traffico della città.
L'amministrazione di Delhi a metà dicembre ha deciso che gli
invitati ammessi a un matrimonio non possono essere più di
venti. "È assurdo", ricordano Sandipan e Aditi: "i parenti
stretti in una famiglia normale indiana sono in media almeno
ottanta".
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