La Serbia non parteciperà al vertice Ue-Balcani occidentali
in programma il 6 dicembre prossimo a Tirana. Lo ha annunciato
oggi il presidente Aleksandar Vucic, in segno di protesta per la
mancata reazione della Ue alla nomina di un nuovo ministro nel
governo kosovaro, un oppositore della linea politica di
Belgrado.
Citato dai media, Vucic ha stigmatizzato la decisione del
premier kosovaro Albin Kurti di nominare nel suo governo Nenad
Rasic, un serbo schierato all'opposizione, nuovo ministro per le
Comunità e il ritorno dei profughi, in sostituzione di Goran
Rakic, esponente di Srpska Lista (SL), il partito legato a
Belgrado e al presidente Vucic, dimessosi nelle scorse settimane
unitamente a tutti gli altri serbi presenti nelle istituzioni
del Kosovo. Una tale decisione apertamente antiserba da parte di
Kurti, ha osservato Vucic, meritava una doverosa condanna da
parte della Ue, che però non c'è stata. Hanno scelto "il peggio
della gentaglia serba", persone che, a suo dire, hanno fiducia
non nel Kosovo ma in Kurti e nell'Occidente, e "pensano con ciò
di spaventare la Serbia" - ha detto il presidente, sottolineando
che "nessuno dalla Serbia sarà presente a Tirana il 6 dicembre".
Analoga condanna della decisione di Kurti e della mancata
reazione della Ue è giunta dalla premier serba Ana Brnabic.
(ANSAmed).
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