La missione archeologica
italiana in Pakistan ha scoperto un antico tempio buddista
risalente al III sec. a.C. nella regione di Swat, nella
provincia di Khyber Pakhtunkhwa nel nord-ovest del Paese.
"Questa è una scoperta straordinariamente importante che può
essere descritta come rivoluzionaria in quanto prova la presenza
di buddisti dal terzo secolo avanti Cristo nella parte nord-est
di Gandhara," ha spiegato il professor Luca Olivieri, direttore
della missione archeologica italiana in Pakistan durante la
presentazione della scoperta a Islamabad.
I resti del tempio rinvenuti comprendono un podio, il suo
pavimento e una parte cospicua delle decorazioni e pilastri con
capitelli pseudo ionici. Olivieri ha inoltre sottolineato che la
scoperta conferma quanto sostenuto sul sovrano indo-greco
Menandro I che si ritiene essersi convertito al buddismo. Tema
che fino a questa scoperta è stato oggetto di "acceso
dibattito".
La missione archeologica italiana nell'ultimo anno di scavi
ha inoltre scoperto una serie di antiche tombe e altri reperti a
Bazira. La missione archeologica italiana è inoltre una delle
più longeve nell'Asia meridionale, dalla sua fondazione nel
1955, sebbene i primi scavi del professor Tucci dell'Isiao
risalgano al 1933.
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