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Covid: nel Regno Unito altri 1.610 decessi, negli Usa oltre 400 mila totali

La Germania prolunga il lockdown fino al 15 febbraio. Merkel: agire contro la variante

Non se ne esce. Dopo il lockdown varato sotto Natale e una prima proroga all'inizio dell'anno, la Germania ha deciso di prolungare ancora il blocco, stavolta fino al 14 febbraio: resteranno chiusi ristoranti, negozi e attività del tempo libero. Una strada - quella delle chiusure settoriali e delle restrizioni - che continuano a perseguire anche altri Paesi e regioni europee: l'Olanda si prepara a una nuova stretta, così pure la Scozia e la regione spagnola di Valencia. Mentre le campagne vaccinali ancora stentano a prendere velocità e l'Ue spinge sugli Stati europei perché vaccinino il 70% degli adulti entro l'estate, le preoccupazioni di governi e autorità sanitarie si concentrano ormai da diverse settimane soprattutto sulle nuove varianti del virus, ritenute più contagiose dai medici. Ormai in molti Paesi sono queste mutazioni del virus a giocare la parte del leone nei nuovi contagi. Al punto che nei Paesi Bassi si spingono a parlare addirittura di "due epidemie separate": una provocata dalla vecchia variante, in cui le infezioni sono in calo, e una alimentata dal ceppo individuato la prima volta in Inghilterra, che vede i contagi aumentare. E' la stessa preoccupazione che ha spinto Berlino e i 16 Stati federali verso una nuova stretta. Dopo avere superato relativamente bene la prima ondata della pandemia in primavera-estate, la Germania si è vista piombare addosso una seconda ondata superiore alle attese. Da qui il prolungamento delle attuali restrizioni almeno fino a metà febbraio, con l'obbligo di mascherine Ffp2 o mediche nei negozi e sui trasporti pubblici e una crescente pressione sulle imprese perché facciano lavorare da casa il personale. Per l'aggressività del virus mutato, il lockdown sta riuscendo solo in parte a frenare i contagi anche nel Regno Unito. Che segna due record negativi: un picco di 1.610 morti in 24 ore - mai raggiunto finora durante la pandemia - e una media giornaliera di 935 vittime della malattia negli ultimi sette giorni. E' il dato più alto al mondo registrato durante l'ultima settimana. A riprova di quanto è estesa nel Regno Unito la circolazione del Covid-19, i dati statistici ufficiali segnalano che ormai un britannico su dieci è entrato in contatto con il virus e ha sviluppato gli anticorpi. Una percentuale raddoppiata con l'accelerazione degli ultimi tre mesi. Intanto gli Usa hanno superato i 24 milioni di casi e si avvicinano a 400 mila morti. E in Cina, da dove tutto è partito poco più di un anno fa, circa 4.000 lavoratori lavorano senza sosta per costruire un centro di quarantena d'emergenza a Shijiazhuang, il capoluogo dell'Hebei alle prese con il più grande focolaio attivo nel Paese. In poco più di quattro giorni, nella città hanno costruito anche un ospedale provvisorio con oltre 1.000 stanze. Immagini che riportano alla memoria l'ospedale sorto dal nulla in poco più di una settimana a Wuhan, all'inizio dell'epidemia. E risuona come un dejà vu anche l'allerta in vista delle prossime festività del Capodanno lunare, con i suoi spostamenti di massa. Anche la Cina - che oggi respinge le accuse di essere stata troppo lenta all'inizio della crisi - non può ancora dirsi fuori pericolo.

 
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