Cinque agenti del Connecticut
sono stati accusati di comportamento "sconsiderato" e sospesi
dal loro incarico dopo che un afroamericano che avevano
arrestato è rimasto parzialmente paralizzato dopo un incidente
nel retro del furgone della polizia. Lo riportano i media
americani.
L'incidente è avvenuto durante il trasporto di Randy Cox,
arrestato per possesso illegali di armi, alla stazione di
polizia di New Haven. L'autista ha frenato bruscamente,
facendolo scaraventare contro le porte posteriori del furgone.
Gli agenti sostengono che il veicolo abbia inchiodato per
evitare uno scontro ad un incrocio e in effetti il video ripreso
dalle telecamere della polizia mostra l'autista che si ferma
bruscamente e suona ripetutamente il clacson. Ma il punto non è
tanto la frenata quanto quello che è successo dopo. Nel filmato
si vedono infatti alcuni agenti che deridono Cox e lo accusano
di fingersi ferito, poi lo trascinano per i piedi per
rinchiuderlo in una cella senza prestargli le cure necessarie e
soltanto molte ore dopo è stato portato in ospedale. Dopo
l'incidente, l'uomo è rimasto paralizzato dal petto in giù.
Le organizzazioni per i diritti civili hanno paragonato il
caso al calvario di un altro afroamericano, arrestato a
Baltimora nel 2015. Il 36enne Freddie Gray morì dopo aver subito
un danno alla colonna vertebrale mentre era ammanettato e
incatenato in un furgone della polizia.
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