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Strage di Stazzema, Mattarella, fu inconcepibile disumanità

Strage di Stazzema, Mattarella, fu inconcepibile disumanità

'Quella mattina del 12 agosto 1944 l'essenza stessa dell'umanità veniva violata dal massacro di 560 vittime civili inermi, tra cui anziani, donne e 130 bambini' dice la presidente del Senato Casellati

ROMA, 12 agosto 2022, 12:35

Redazione ANSA

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Alcune delle vittime dell 'eccidio di S.Anna di Stazzema - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alcune delle vittime dell 'eccidio di S.Anna di Stazzema - RIPRODUZIONE RISERVATA
Alcune delle vittime dell 'eccidio di S.Anna di Stazzema - RIPRODUZIONE RISERVATA

   "Sono trascorsi 78 anni dai giorni dell'eccidio nazifascista compiuto nelle frazioni di Stazzema. L'orrore ha colpito le nostre terre, la nostra gente, a testimonianza degli effetti di ideologie perverse nemiche della dignità e della libertà delle persone". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
    "Gli assassini, ufficiali e militari delle SS, che compirono la strage aiutati da fascisti della zona - prosegue - manifestarono fino in fondo inconcepibile disumanità, colpendo centinaia di persone innocenti, trucidando anziani, donne, bambini, sterminati con ferocia, lasciando corpi martoriati e bruciati. La memoria dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema è, per l'intera Europa, una spinta costante a mantenere al primo posto il tema del rispetto della vita delle persone, della pace come orizzonte storico necessario, della partecipazione a comuni prospettive di vita e di sviluppo. Il segno profondo di un orrore così grande è inciso a caratteri indelebili nella coscienza della Repubblica. Dalla reazione a quell'abisso scaturì il riscatto morale e civile del nostro popolo, il secondo Risorgimento del nostro Paese. Da qui hanno preso le mosse le radici di una civile convivenza che ha trovato nella Costituzione i suoi architravi".
    "Gli italiani - prosegue il capo dello Stato - devono grande riconoscenza ai pochi testimoni sopravvissuti, ai familiari delle vittime, a quanti si sono impegnati negli anni a ricostruire circostanze ed eventi, a ricomporre le storie individuali. La loro testimonianza è stata preziosa, contribuendo a costruire un memoriale vivente, intimamente connesso ai valori e ai principi che regolano la vita della nostra comunità: monito permanente alle generazioni che si succedono". 

Anche la Presidente del Senato Elisabetta Casellati ha ricordato l'eccidio nazifascista:  "L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema rappresenta una delle ferite più profonde inferte dal nazifascismo al nostro Paese. Quella mattina del 12 agosto 1944 l'essenza stessa dell'umanità veniva violata dal massacro di 560 vittime civili inermi, tra cui anziani, donne e 130 bambini. A 78 anni di distanza la memoria di quella strage ci ricorda che il ripudio della guerra e della violenza è un dovere imprescindibile per la nostra Repubblica e uno dei pilastri su cui essa stessa è stata fondata".

"È stata una delle stragi più sanguinose della seconda guerra mondiale quella di Sant'Anna di Stazzema. 78 anni fa in questo piccolo paese della Toscana morirono 560 civili. 130 erano bambini. Porterò sempre con me le emozioni vissute lo scorso anno in occasione delle commemorazioni alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e dei superstiti. Le loro testimonianze hanno toccato le corde più profonde del cuore. Sono sempre più convinta della necessità di assolvere ad uno dei doveri più importanti per ogni cittadino: il dovere della memoria e dell'onore al sacrificio di chi ci ha preceduto. Lo dobbiamo al nostro passato e soprattutto al futuro di un grande Paese" dichiara la deputata di FI e sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Deborah Bergamini.
   

"Poco più di un anno fa ci ha lasciati Enrico Pieri, sopravvissuto all'eccidio di Sant'Anna quando aveva 10 anni. Enrico Pieri ha passato la sua vita a divulgare quanto accaduto nel suo paese in quella terribile estate del 1944 perché non succedesse mai più. Enrico nei suoi discorsi insegnava ai giovani l'importanza dell'Europa, aveva capito la differenza tra l'Europa dei nazionalismi del passato e l'Europa di oggi. Enrico ha creduto nella promessa dell'Europa". Così Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo nel videomessaggio inviato per la commemorazione della strage nazista di Sant'Anna di Stazzema (Lucca) del 12 agosto 1944. Metsola ha poi aggiunto di essere "fiera che il Parlamento, che io ho l'onore di presiedere, abbia deciso di conferire nel 2011 a Enrico Pieri il premio del cittadino europeo per la tenace opera a favore delle pace e dell'unità europea".

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