Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Maradona, avvocato: 'dopo l'operazione ha sbattuto la testa'

Maradona, avvocato: 'dopo l'operazione ha sbattuto la testa'

Dal lato opposto di quello operato, ma non è stato controllato

BUENOS AIRES, 30 novembre 2020, 19:58

Redazione ANSA

ANSACheck

Maradona - RIPRODUZIONE RISERVATA

Maradona - RIPRODUZIONE RISERVATA
Maradona - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il fronte giudiziario legato alla dinamica della morte di Diego Armando Maradona continua ad infoltirsi di preoccupanti novità. Oggi è stata la volta dell'avvocatp Rodolfo Baqué, che difende gli interessi dell'infermiera Dahiana Madrid, il quale ha rivelato che due mercoledì fa, il 'pibe de oro' è caduto nella villa dove era stato trasferito ed ha sbattuto la testa sul lato destro, opposto a quello da dove era stato estirpato un ematoma subdurale.

In dichiarazioni alla tv TN, Baqué ha dichiarato che "giorni prima di morire, Maradona è caduto ed ha sbattuto la testa. Non è stato un colpo molto forte, ma ha riguardato il lato destro, contrario a quello dell'operazione. Lo hanno fatto rialzare subito. Nessuno ha chiamato una clinica. Forse per scelta dello stesso Maradona. Ma lui non poteva decidere una cosa del genere".

Il legale ha aggiunto che Diego non stava "in un luogo appropriato (una villa nel quartiere residenziale 'San Andrés' di Tigre, ndr.)", che non c'era un medico di base", e che "la somministrazione dei farmaci era a carico della psichiatra". E inoltre che la sua frequenza cardiaca superava i parametri normali. "Se non fosse stato là - ha assicurato - oggi probabilmente sarebbe ancora vivo". Baqué ha ancora detto che prima dell'incidente "era stato rinchiuso per tre giorni nella sua stanza", senza neppure guardare la tv. E' arrivato ad avere 115 pulsazioni al minuto, ed il giorno prima di morire ne aveva 109, quando è noto che un paziente con problemi coronarici non può superare le 80 pulsazioni".

Il suo corpo, ha concluso, "inviava segnali ma lui non è stato assistito con alcun farmaco. Maradona avrebbe potuto farsi ricoverare nella clinica più lussuosa del mondo, ma invece è stato tenuto in un luogo inadatto".

Una squadra di magistrati sta indagando da giorni sulle cause della morte del 'Diez', e ieri pm e agenti hanno realizzato una perquisizione nella residenza e nella clinica del medico di fiducia dell'ex calciatore, il neurochirurgo Leopoldo Luque, implicato, anche se non accusato formalmente, nella causa che riguarda l'ipotesi di 'omicidio colposo'.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza