E' una "rivoluzione non violenta,
un cambiamento di mentalità a cui dobbiamo partecipare tutti per
indirizzare le persone verso il desiderio di un mondo diverso.
E' finito il momento degli uomini soli, dobbiamo lavorare come
comunità. Noi ci crediamo veramente". A parlare è il fondatore
del Sermig Arsenale della Pace, Ernesto Olivero, che stamattina
ha consegnato alla sindaca Chiara Appendino, in rappresentanza
di tutti i primi cittadini, la Lettera alla Coscienza, scritta
in occasione della partenza del Giro d'Italia, di cui il Sermig
è partner sociale. Una lettera che Olivero porterà la prossima
settimana anche al presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, e al premier Mario Draghi, "perché pensiamo che
anche nei palazzi possa servire", dice.
"Il fatto che il Sermig sia partner sociale del Giro dà
grande importanza alla storia sociale della città - sottolinea
Appendino - e questa lettera rimarca anche che lo sport è anche
un modo per diffondere i valori che rendono la società coesa,
valori fondamentali anche per la ripartenza". Con la lettera i
giovani del Sermig hanno anche realizzato il progetto 'Reporter
di buone notizie', una raccolta di notizie positive da tutta
Italia, in particolare dai comuni toccati dalla competizione
ciclistica.
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