La Yamaha non farà ricorso contro la
penalizzazione di punti nel campionato costruttori e in quello a
squadre, deciso ieri dalla Fim che ha contestato l'impiego di
valvole prodotte da costruttori diversi, e vietato dal
regolamento.
Lo ha reso noto la stessa casa giapponese con un comunicato nel
quale si afferma che Yamaha "riconosce, rispetta e accetta la
decisione della FIM sui protocolli errati che sono stati
seguiti" e pertanto "non farà appello contro le sanzioni".
Secondo l'indagine della Fim, la Yamaha ha contravvenuto ai
regolamenti sostituendo le valvole dei motori delle M1, che
sarebbero state difettose, senza rispettare il protocollo che
prevede l'approvazione degli altri costruttori. L'infrazione
sarebbe avvenuta in particolare nel Gp di Spagna, a Jerez, la
prima gara stagionale.
La casa giapponese oggi dà la sua versione dei fatti sulla
vicenda: "A causa di una supervisione interna e di una
comprensione errata dell'attuale regolamento, Yamaha ha omesso
di dare notifica preventiva e di ottenere l'approvazione da
parte dell'MSMA per l'uso di valvole da parte di due produttori"
e sottolinea che le valvole dei due diversi fornitori "erano
state prodotte secondo una specifica di progetto comune".
La sanzione riguarda solo i punti nel mondiale costruttori e a
squadre, e non quelli dei piloti impegnati nella corsa al titolo
iridato Maverick Vinales, Fabio Quartararo, Franco Morbidelli e
Valentino Rossi.
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