"I valori etici e sportivi ai quali
Aprilia Racing da sempre si ispira non consentono alcuna
tolleranza verso pratiche vietate dai regolamenti e impongono
l'accettazione e il rispetto delle sentenze anche se, questa
volta, si tratta una decisione dura, che pare andare oltre
quello che le carte, le evidenze scientifiche e persino la
precedente sentenza emessa dalla Federazione Internazionale,
lasciavano presagire". Così la casa di Noale per la quale
correva Andrea Iannone commenta lo stop di quattro anni imposto
dal Tas al pilota abruzzese.
"Aprilia Racing ha scelto, fin dall'inizio di questa vicenda,
di rimanere accanto al suo pilota e per coerenza - aggiunge una
nota - anche in questo momento gli è solidale, avendo creduto e
continuando a credere nella sua buona fede".
"Le sentenze si rispettano e si accettano - ha ribadito l'ad
Massimo Rivola - pur se molti elementi destano perplessità,
anche dal lato prettamente scientifico. Non siamo pentiti di
essere rimasti vicini ad Andrea e, anzi, gli siamo vicini anche
in questo momento. Questa vicenda, con i suoi tempi così lunghi,
ha danneggiato pesantemente Aprilia Racing e le nostre
strategie, ora però dobbiamo guardare avanti e trovare
velocemente una soluzione di alto livello, che sposi il progetto
iniziato con Andrea e che ci permetta di continuare la nostra
crescita, che c'è ed è evidente".
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