I ritratti di due leggende della
musica, Billie Holiday e Ma Rainey, una vendicatrice contro gli
abusi maschili, una madre alle prese con il lutto più difficile
da affrontare e una nomade moderna. Sono i cinque ruoli che
hanno portato Andra Day (The United States vs. Billie Holiday),
Viola Davis (Ma Rainey's Black Bottom), Carey Mulligan (Una
donna promettente), Frances McDormand (Nomadland) e Vanessa
Kirby (Pieces of a Woman) in gara per l'Oscar alla migliore
attrice protagonista. Una corsa che al momento sembra senza una
favorita definita, tenendo in considerazione comunque che Viola
Davis sia la fresca vincitrice del Sag Award premio assegnato
dal Sindacato degli Attori, spesso indicativo per gli Oscar. La
tallonano Carey Mulligan al quale è andato fra gli altri il
Critics Choice Award e Andra Day, che ha conquistato il Golden
Globe. Senza dimenticare che Vanessa Kirby affronta la sua prima
nomination con la vittoria per il film della Coppa volpi a
Venezia, e che Frances McDormand è molto amata dai votanti
dell'Academy (ha già due Oscar all'attivo). Dopo aver fatto la
storia degli Academy Awards, come attrice nera che ha ricevuto
più nomination (quattro), Viola Davis, già vincitrice nel 2017
della statuetta come miglior attrice non protagonista per
Barriere, potrebbe diventare (come Andra Day) la seconda attrice
afroamericana, dopo Halle Berry nel 2002, a vincere l'Oscar come
miglior attrice protagonista con Ma Rainey's black bottom di
Charles C. Wolfe (su Netflix), con Chadwick Boseman (per lui la
candidatura postuma fra gli attori protagonisti). Un film, che
come Barriere è tratto da un dramma di August Wilson ed è
coprodotto da Denzel Washington. La grande interprete regala
intensità e pathos nei panni di Ma Rainey, la 'Madre del blues'.
Una donna carismatica, coraggiosa, libera, anche nella sua
sessualità e femminista ante litteram. Torna in gara per gli
Oscar, a 11 anni dalla nomination per An education, la londinese
Carey Mulligan, classe 1985, che dà volto alla camaleontica
vendicatrice del revenge movie/commedia nera Una donna
promettente (in Italia da fine aprile) della regista Emerald
Fennell, con Margot Robbie coproduttrice. Il personaggio
principale, è Cassie, trentenne che punisce a modo suo gli
uomini pronti ad approfittare di donne ubriache, confuse o che
appaiono indifese. "Al di là del genere e dei toni, dal
divertente al terrificante, senti che la storia - ha spiegato
l'attrice - parla di traumi e vite reali". La 36enne Andra Day,
cantautrice e interprete di grande classe, al primo ruolo al
cinema da protagonista conquista la sua prima candidatura grazie
alla prova quasi simbiotica offerta in in The United States vs
Billie Holiday di Lee Daniels. Il film racconta la cantante
principalmente nei 12 anni finali della sua vita quando l'Fbi la
rende bersaglio di una sorveglianza ossessiva per il suo impegno
antirazzista. " Mi ha stupito la sua forza, la sua capacità di
combattere da sola, la sua resilienza, il suo potere interiore"
ha detto Andra Day. Dopo aver conquistato il pubblico
internazionale con la sua interpretazione della principessa
Margaret giovane in The Crown, la britannica Vanessa Kirby,
classe 1988, debutta tra i nominati agli Oscar, nei panni di una
madre alle prese con un lutto devastante, quello per la morte
della figlia appena nata, in Pieces of a woman di Kornel
Mundruczo (disponibile su Netflix). "Cercavo qualcosa che mi
spaventasse, una sfida - ha sottolineato l'attrice-. Non sono
madre e mi sono ritrovata in questo ruolo quasi animalesco che
rappresentava però il dolore di tante donne". La regina del set
più antidiva di Hollywood, Frances McDormand, già vincitrice di
due Oscar, nel 1997 per Fargo e nel 2018 per Tre manifesti a
Ebbing, Missouri, torna in gara, sia come attrice protagonista
che come coproduttrice di Nomadland di Chloé Zhao, Leone d'oro a
Venezia 2020 e in arrivo su Star (Disney+) dal 30 aprile. Nel
film Frances McDormand è Fern, che si unisce ai workcamper',
cioè quei lavoratori anziani che si spostano per le strade Usa
come nuovi nomadi in cerca di lavori stagionali. Un tipo di vita
che "ha a che fare - ha commentato l'attrice -. con il sogno
americano, che non è solo un sogno economico".
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