Una "confessione" davanti
all'obiettivo del regista Nigel Cole: è "Bruce Springsteen in
His Own Words", in onda domani alle 23.50 su Rai5, un film -
documentario dal taglio intimista in cui Springsteen sceglie di
raccontarsi attraverso la lettura di alcuni passi della sua
autobiografia, integrando il racconto con ricordi, aneddoti e
rare immagini tratte dal suo archivio personale. La sensazione è
quella di sfogliare un album di famiglia in cui gli echi di una
vita intera prendono forma e sostanza. A emergere non è la
rockstar, ma il poeta, con tutte le sue fragilità e conflitti
interiori. La grandezza della sua lirica ha saputo coniugare
aspirazioni e travagli personali in una storia collettiva
americana profondamente contraddittoria, sospesa tra il sogno
americano e la disillusione della sua futilità. Il collante
della narrativa è la musica, prima valvola di sfogo di pulsioni
e aspirazioni giovanili: il rock di Elvis, The Animals, gli
Stones, Bob Dylan. La musica diventa, così, veicolo per un
viaggio alla ricerca di sé stesso, un viaggio che il Boss sta
ancora percorrendo.
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