Hollywood "è un luogo di vacanza, non
mi interessa, c'è una grande mancanza di conoscenza là, io
invece voglio lavorare in film con persone che abbiano qualcosa
da dire". Lo dice Johnny Depp alla Festa del cinema di Roma,
dov'è arrivato per parlare della serie web animata Puffins
(nella quale dà la voce ed è il modello per uno dei pennuti
protagonisti, Johnny Puff), presentata nell'ambito di Alice
nella città. Un arrivo faticoso, quello del divo, con quasi
un'ora e mezzo di ritardo sul red carpet e la partenza, con uno
slittamento di due ore, del primo evento di cui è stato
protagonista nella giornata. Il secondo è la masterclass
prevista alle 19 all'Auditorium Conciliazione, già sold out da
giorni. L'attore, in giacca chiara, con grande cappello e
bandana, ha parlato della serie targata Iervolino and Lady
Bacardi Entertainment ("Ho fatto delle ricerche sui suoni che
fanno reagire i neonati e per il mio personaggio ho inventato un
nuovo linguaggio"), ha parlato brevemente della sua carriera,
rispondendo ai giornalisti e creato qualche siparietto con tanto
di cappello donato e baciamano alla traduttrice Bruna Cammarano,
per scusarsi di aver dato risposte troppo lunghe. "Il mio lavoro
quotidiano mi ha dato l'opportunità soprattutto, per l'attore
che sono stato, di affrontare diverse sfide per i personaggi,
che in genere sono stati accolti con grande gioia da pubblico"
dice, parlando del suo appeal sul pubblico, che anche
all'auditorium adlla prima mattina si è disposto numeroso lungo
le transenne e nella cavea per aspettarlo. A questo punto "della
mia strada - aggiunge - sono grato di essere lontano dalla
macchina (hollywoodiana) che sputa battute, formule strutturate,
stereotipi, Nel fare film non sono interessato al grande regista
o al grande attore ma voglio aiutare persone che facciano
partire le storie da elementi semplici. Sono più interessato ad
aiutare magari un autore quindicenne a trovare la propria voce,
anche girando un film con un telefonino". Un obiettivo, "che non
è possibile a Hollywood". Infine a chi gli chiede quale
consideri il suo più grande successo, risponde sicuro. "I miei
figli".
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