Riapre al pubblico con una nuova
veste dopo due anni e mezzo di lavori, la gipsoteca della
Galleria dell'Accademia di Firenze. Il salone dell'Ottocento
raccoglie la collezione di oltre 400 gessi tra busti,
bassorilievi, sculture monumentali, modelli originali in gran
parte di Lorenzo Bartolini.
Gli interventi, è stato spiegato, sono stati di ordine
statico-strutturale, relativi all'impianto di climatizzazione,
all'illuminazione e all'impianto elettrico. Per motivi statici e
di stabilità climatica sono state chiuse varie finestre,
consentendo al nuovo allestimento, con le pareti tinteggiate di
color azzurro polvere, di recuperare un ampio spazio espositivo,
arricchendo la Gipsoteca anche dei modelli in gesso che erano
conservati negli uffici. Le mensole, rinnovate ed ampliate,
accolgono i busti-ritratto. I fragili modelli in gesso, nel
corso dei lavori di ristrutturazione, sono stati sottoposti a un
intervento di revisione conservativa e di spolveratura.
Per il ministro Dario Franceschini, che ha inviato un
messaggio, "la riapertura della Gipsoteca è un passo importante
del percorso intrapreso sin dal 2016 per portare nel ventunesimo
secolo la Galleria dell'Accademia di Firenze, uno dei più
importanti e visitati musei statali italiani. I lavori,
riguardanti l'intero edificio, hanno permesso significative
innovazioni negli impianti, rendendo moderno, senza snaturarlo,
un museo concepito nella seconda metà dell'Ottocento. Tutto ciò
è stato reso possibile dalla passione, dalla dedizione e dalla
professionalità con cui il direttore Hollberg e tutto il
personale della Galleria ha operato sin dalla costituzione del
museo autonomo nel 2015, tra mille difficoltà e interruzioni
dovute alla pandemia". Per la direttrice del museo Cecilie
Hollberg "la Gipsoteca è l'ultimo preziosissimo tassello del
processo di rinnovamento della Galleria dell'Accademia di
Firenze".
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