Al via la nuova selezione di MeMo -
Merito e mobilità sociale, il progetto di orientamento e di
accompagnamento verso la scelta universitaria per studenti e per
studentesse di merito, provenienti da contesti socio-economici
fragili. L'iniziativa è destinata a più di 360 giovani che
frequentano il quarto anno delle scuole secondarie superiori di
tutta Italia ed è promossa dalla Scuola superiore Sant'Anna di
Pisa. La scadenza per fare domanda di partecipazione è l'11
dicembre.
Il progetto, le cui attività si svolgono durante l'anno
scolastico 2022/2023, prevede l'accompagnamento di 360 tra
studenti e studentesse da parte di allievi e allieve della
Sant'Anna - in collaborazione con la Scuola Normale Superiore e
con la Conferenza dei Collegi universitari di merito - verso la
scelta degli studi universitari, attraverso molteplici canali e
strumenti. Lezioni, incontri di discussione, tavole rotonde,
simulazioni di test per l'ammissione agli studi universitari e
percorsi di mentoring personalizzati sono alcuni esempi di
attività che caratterizzano MeMo. Il programma è gratuito e
include anche momenti tematici di incontro e di confronto a
carattere residenziale della durata di 2 giorni a Pisa nel
periodo primaverile ed estivo del 2023. L'intero percorso si
basa su un coinvolgimento tra pari e un mutuo scambio tra
studentesse e studenti delle scuole secondarie, allieve e
allievi universitari e docenti. Durante questi incontri, oltre
ad approfondire le materie scolastiche, è prevista la
discussione degli strumenti e delle possibilità che gli studi
universitari offrono.
Secondo il rapporto Ocse (2018), gli studenti i cui i
genitori "hanno un basso livello di istruzione, presentano quasi
il 70% di possibilità di avere un basso titolo di studio, contro
una media Ocse del 40%, e una probabilità pari a meno del 6% di
avere un titolo di studio più alto (media Ocse 12%)". Chi ha
genitori con titoli di studio alti, possiede "circa un 60% di
possibilità di mantenere alti livelli di istruzione e il 10% di
avere un titolo di studio più basso dei genitori, in linea con
la media Ocse".
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