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Fotografia, Bianciardi passeggia a Grosseto come Kansas City

Fotografia, Bianciardi passeggia a Grosseto come Kansas City

Rassegna di 48 scatti mostra trasformazione città negli anni '50

GROSSETO, 24 dicembre 2022, 12:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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'Grosseto come Kansas City. A passeggio con Bianciardi nella città che cresce' è la mostra con 48 immagini fotografiche che l'Archivio Foto Gori promuove fino al 6 gennaio nella galleria di via Porciatti. Sono scatti, rigorosamente in bianco e nero, il cui allestimento espositivo è ispirato dalle visioni della città e dei suoi protagonisti nei primi anni '50 che Luciano Bianciardi (1922-1971) trasmette dalle prime pagine del suo romanzo giovanile 'Il lavoro Culturale', edito da Feltrinelli.
    All'epoca, ricostruiscono i promotori, Grosseto è in pieno fermento economico e culturale e la mostra è un modo per far 'vedere' lo svolgimento narrativo di quel libro. Grosseto, da paesone agricolo al centro delle bonifiche, si espandeva a ritmi impressionanti, non manca la speculazione edilizia ma si individuano anche nuove funzioni, dunque si costruisce di tutto.
    Sorgono nella pianura attraversata dall'Aurelia palazzi, opifici, strade, stazioni di carburanti, cinema ed impianti sportivi. Dalle campagne intorno la popolazione si inurba e sviluppa mestieri e professioni. Grosseto si ritrova ad avere in quella fase una generazione di trentenni che si impegnano per la città e che segneranno la vita sociale e culturale dando un impulso i cui effetti si riflettono fino a oggi. Lo stesso Bianciardi viene incaricato dal sindaco Renato Pollini di ricostruire la Biblioteca Chelliana, Giuseppe Guerrini di lì a poco riuscirà ad aprire il Museo di Storia Naturale, mentre Aldo Mazzolai fonda quello di Archeologia in via Mazzini. Sul fronte ecclesiale invece Grosseto era già e rimarrà a lungo sotto la guida illuminata del vescovo monsignor Paolo Galeazzi.
    Le fotografie raffigurano i protagonisti del boom maremmano e traspongono su carta la visione che il giovane Bianciardi ha della sua Grosseto, tutta rivolta al nuovo e quindi alla periferia, costruita dal sudore dei badilanti, dei terrazzieri, dei muratori, dei contadini e dei commercianti di grano e di bestiame e di tutti i protagonisti della città che cresce verso qualcosa di nuovo che avanza, anche nel mito di Kansas City che tanto caro fu a quelle generazioni.
   

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