Le ripercussioni economiche della
pandemia si fanno sentire sul bilancio della cooperativa Risto3,
450 soci lavoratori e circa 1.450 dipendenti distribuiti su più
di 300 strutture in Trentino. Il giro d'affari si è dunque
fermato a 35,1 milioni di euro, con cali più significativi nella
ristorazione scolastica e universitaria che si sono aggiunti a
quelli a doppia cifra anche degli altri comparti del settore.
"Nel 2020 - afferma il direttore generale Paolo Defant in una
nota - Risto3 ha registrato un risultato leggermente migliore
della media nazionale del settore, con un calo di fatturato che
si è attestato al 31%. Il futuro non sarà di certo scontato, ma
la cooperativa ha la solidità e la capacità di affrontare e
superare le difficoltà di questo momento". I lunghi mesi di
chiusura per il lockdown e l'ampio ricorso delle aziende allo
smartworking sono i principali fattori che, uniti alle forti
limitazioni imposte dalle normative per fronteggiare l'emergenza
sanitaria in corso hanno influito in maniera decisiva sul calo
delle entrate.
L'assemblea dei soci - Il bilancio e gli altri punti
all'ordine del giorno sono stati approvati a larga maggioranza -
si è svolta con il meccanismo del rappresentante designato, ma
era stata preceduta da 13 assemblee sul territorio per
presentare il Bilancio di sostenibilità e il Piano industriale
per il triennio 2021-2023. "Di fronte a un anno particolarmente
difficile per la nostra cooperativa - dice la presidente Camilla
Santagiuliana Busellato - è stato fondamentale rilevare una
partecipazione dei soci così sentita: si tratta di un risultato
che conferma un forte attaccamento alla cooperativa, con il
76,02% di soci e socie votanti".
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