"Io posso solo ringraziare il Coni,
le Fiamme Gialle e la Federazione per essere andato a questi
Giochi nonostante i pochi posti che avevamo. Io sicuramente non
l'ho rubato a nessuno perché se si guarda il criterio di
qualificazione comunque sono stato io il settimo atleta. Quindi
le cose erano super chiare. Spazio ai giovani? I giovani hanno
fatto vedere pochissimo in Coppa del mondo quindi secondo me era
ben giusto portare gli atleti che c'erano": così Christof
Innerhofer, atterrato a Malpensa dopo la delusione delle
Olimpiadi di Pechino, torna sulla polemica nella squadra
maschile innescata dal compagno di squadra Marsiglia.
"Sono dispiaciuto com'è andata - spiega poi sulla sua
prestazione - sono arrivo a Pechino con un po' di speranza
soprattutto in discesa, purtroppo in gara è andata male. Ora si
pensa alla prossima stagione, ho ancora tanta passione e finché
amo fare quello che faccio continuerò".
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