Le aspettative erano molto alte e
"tutti si aspettavano delle medaglie individuali, anche se
sappiamo che il biathlon è uno sport complicato e tutto deve
andare alla perfezione". Così Dorothea Wierer commenta il bronzo
conquistato nella sprint 7,5 km di biathlon a Pechino 2022.
"Le critiche sono state tante nell'ultimo periodo, per questo
motivo sono contenta che siamo riusciti come squadra a centrare
l'obiettivo - dice l'azzurra -, perchè tutto il team fra
allenatori, skimen e direttore tecnico" fanno un lavoro enorme
ogni giorno. "Quindi -aggiunge - sono molto felice anche per
loro. Non mi ricordo nulla delle sessioni di tiro, l'ultimo
colpo a terra addirittura ha pizzicato il bersaglio, che per
fortuna non si è chiuso, evidentemente la fortuna oggi era dalla
mia parte".
Nel tiro in piedi, invece, "mi è venuto tutto automatico,
come dovrebbe funzionare di solito. Non sempre è facile gestire
la pressione, è stata una gara bella, sono sempre stata lucida e
non ho pensato a nulla nell'ultimo giro, quando sentivo che
ilrisultato era a portata di mano". Secondo la Wierer, "gli
allenatori a un certo punto hanno smesse di dare informazioni,
ho capito che stavo andando forte e sapevo di essere in lizza
per la medaglia. L'ultimo giro è stato molto duro sotto il
profilo fisico, mi sentivo le gambe stanche perchè forse sono
partita troppo veloce, ho dato tutta me stessa e ce l'ho fatta.
Mi sono tolta un peso enorme".
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