È disponibile online il repertorio
di oltre 400 pagine, contenente il materiale di ricerca del
patrimonio della "Commissione culturale sudtirolese", facente
parte dell'"Ahnenerbe" delle SS, attiva tra il 1940 e la fine
della guerra. La documentazione è in formato pdf sui siti web
dell'Archivio provinciale di Bolzano e del Tiroler Landesarchiv
di Innsbruck.
La Commissione culturale sudtirolese era incaricata di
individuare i beni culturali materiali e immateriali con
l'intento, da un lato, di dimostrare in armonia con l'ideologia
nazionalsocialista le "ataviche radici germaniche", dall'altro
di garantire agli optanti tedeschi e ladini il mantenimento
della propria "identità" e della propria storia nel futuro
territorio di insediamento.
Oggi la documentazione risultante da queste attività di
raccolta e indicizzazione è disseminata in 15 sedi e 37
istituzioni a Bolzano, Brunico, Innsbruck, Vienna, Salisburgo,
Trento, Selva di Progno, Berlino, Monaco, Coblenza, Ratisbona,
Marburgo, Lipsia, Friburgo in Brisgovia e Washington. Essa
costituisce un "tesoretto" composto di piani, disegni,
documenti, schede, foto e altre testimonianze di quel periodo.
"Il repertorio è stato redatto secondo gli standard
archivistici internazionali e rappresenta un'importante base per
le ricerche future", ha sottolineato l'assessora provinciale
Maria Hochgruber Kuenzer.
"Si tratta di concentrarsi su questo difficile patrimonio
culturale e renderlo accessibile come parte del processo di
riconciliazione con la storia nazionalsocialista - ha osservato
la Soprintendente provinciale, Karin Dalla Torre - Allo stesso
tempo, questa documentazione meticolosa è oggi uno strumento
importante per la conservazione dei monumenti storici".
Per il nuovo direttore dell'Archivio provinciale di Bolzano,
Gustav Pfeifer, i materiali raccolti dalla Commissione culturale
sudtirolese rappresentano tuttavia una "cospicua cava per la
ricerca storica".
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