(ANSA) - PERUGIA, 02 MAR - Restano stabili, 524, i ricoverati
Covid negli ospedali dell'Umbria, 78 dei quali (uno in meno) in
terapia intensiva. I dati sul sito della Regione evidenziano che
si arresta la discesa degli attualmente positivi, oggi 8.099,
101 in più di ieri. Sono stati registrati nell'ultimo giorno 289
nuovi positivi, 182 guariti e altri sei morti. Analizzati 3.737
tamponi e 2.779 test antigenici. Il tasso di positività totale è
del 4,4 del cento (ieri era il 6) e del 7,7 (era 9,1) per cento
sui soli molecolari.
Secondo quanto indica il monitoraggio condotto dal ministero
della Salute e il dipartimento di Epidemiologia della Regione
Lazio su 33 comuni italiani, Perugia, insieme a Bolzano e Bari
continua ad osservare un eccesso di mortalità statisticamente
significativo. La mortalità media giornaliera da Covid-19, nella
settimana tra il 10 e 16 febbraio, è stata inferiore all'atteso
nelle città del nord Italia, mentre al centro-sud è rimasta in
linea con l'atteso per tutte le classi di età.
Inoltre l'Umbria è tra le regioni in cui si registra una delle
situazioni più critiche (56%) per quanto riguarda la soglia del
30%, dei posti letto in terapia intensiva occupati dai malati di
Covid. A livello nazionale la media è del 25%, come scrive
l'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali),
nel suo monitoraggio aggiornato al primo marzo, pubblicato sul
suo sito.
Intanto oggi il direttore generale della Sanità regionale,
Claudio Dario, ha informato ufficialmente la Regione sulla sua
volontà di accedere alla pensione dal primo aprile prossimo
avendo maturato i requisiti già da ottobre scorso. "Secondo
alcune interpretazioni giurisprudenziali - ha affermato Dario -
era emerso che avendo un contratto già stipulato potessi andare
in pensione mantenendo il contratto in essere. Da un
approfondimento dell'Ufficio personale dell'amministrazione
regionale è invece emerso che a fronte del pensionamento ci si
deve dimettere dall'incarico, cosa che non succede con altri
contratti sanitari, ancor più nell'emergenza Covid. Pertanto mi
vedo costretto a dover rinunciare al ruolo che ricopro". (ANSA).