Ferma opposizione a qualsiasi
forma di passaporto vaccinale per entrare nelle palestre e
piscine coperteda parte di Anif Umbria (Associazione nazionale
impianti sport e fitness).
Barbara Carli, delegato regionale Anif nonché amministratore
Area4 palestra di Bastia Umbra spiega i motivi: "I centri
sportivi hanno adottato praticamente da subito protocolli
severissimi, con un costo economico, peraltro, molto elevato.
Così viene nuovamente bloccato un settore che era riuscito a
riprendersi tornando a ribadire con forza che lo sport è
praticamente un vaccino naturale".
Per Anif quindi, prima di rendere il green pass obbligatorio
andavano create le giuste condizioni. I centri sportivi infatti
stanno adottando protocolli che vanno dall'uso obbligatorio
della mascherina nelle proprie strutture, al distanziamento;
dalla sanificazione degli attrezzi e degli ambienti, al
rilevamento della temperatura all'ingresso, alla registrazione
degli utenti presenti all'interno della struttura.
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