Occorrono "conversione e unità
affinché il Sinodo non diventi un bel documento destinato agli
archivi": lo ha scritto il cardinale Gualtiero Bassetti,
presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve
in una lettera alla comunità diocesana.
"Noi cristiani, come diceva La Pira - aggiunge fra l'altro
il cardinale nel messaggio "ai carissimi sacerdoti diocesani e
religiosi, ai diaconi, ai seminaristi, a tutti i consacrati e
all'intero popolo di Dio dell'amata arcidiocesi di Perugia-Città
della Pieve" - siamo chiamati 'ad elevare nel mondo la lampada
di Dio'. In un tempo nel quale sembrano far da padrone
l'edonismo, la tecnica ed una schiacciante cultura
relativistica, questa lampada è necessario che sia ben accesa e
stia in alto. Di tutto questo, purtroppo, anche noi credenti
abbiamo in parte le nostre responsabilità. Per troppo tempo ci
siamo accontentati e siamo stati addirittura paghi di quel che
si vedeva: ci sembrava perfino che Dio dovesse ringraziarci per
la nostra fedeltà".
"Oggi - osserva, nella lettera diffusa dalla stessa
archidiocesi - facciamo fatica a dover constatare che siamo
minoranze ed in continuo confronto con persone che pensano ed
agiscono in contrasto coi principi ispirati al Vangelo. C'è
perciò necessità, da parte nostra, di una fedeltà ancora più
grande dinanzi a Dio, e di un amore che sappia raggiungere ogni
tipo di distanza. Il Signore oggi chiede a tutti noi una
testimonianza più autentica e verace. Per questo occorre unità.
Un'unità che è dono dello Spirito Santo e diventa capace di
farci superare ogni tipo di ostacolo".
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