Il giudice della Corte dei conti
dell'Umbria Piero Carlo Floreani ha condannato al pagamento di
una sanzione complessiva di quasi 170 mila euro nove ex membri
della giunta del Comune di Terni, in carica tra il 2014 e 2019,
nell'ambito di un procedimento in cui la magistratura contabile
contestava loro la corresponsabilità nel dissesto finanziario
dell'ente, dichiarato nel marzo 2018.
Le sanzioni - calcolate in proporzione al compenso ed alla
durata della carica di ciascun componente della Giunta -
ammontano a 5.590 euro per l'allora sindaco Leopoldo Di Girolamo
(che si era ridotto il compenso mensile a 559 euro lordi), a
40.996 euro per il vicesindaco Francesca Malafoglia, a 29.517
euro per l'assessore al Bilancio Vittorio Piacenti d'Ubaldi, a
16.397 euro ciascuno per gli assessori Stefano Bucari e Emilio
Giacchetti.
Per tutti il giudice ha dimezzato le cifre richieste della
procura.
Confermate invece le richieste avanzate per altri quattro
assessori: 16.399 euro per Tiziana De Angelis e 14.759 euro
ciascuno per Francesco Andreani, Daniela Tedeschi e Cristhia
Falchetti Ballerani.
Il giudice ha inoltre rigettato la richiesta della procura di
interdizione di 10 anni dai pubblici uffici per tutti e nove gli
ex amministratori. Questi potranno infine beneficiare del
pagamento della sanzione nella misura del 30% se decideranno di
versarla entro 60 giorni. Prima di un eventuale appello i nove
potranno presentare ricorso davanti alla Corte dei conti
dell'Umbria in composizione collegiale.
"Valuteremo con i nostri assistiti il da farsi" ha spiegato
l'avvocato Roberto Spoldi, legale di Di Girolamo, Bucari e
Giacchetti. "Questa decisione ci lascia non soddisfatti - ha
continuato -, in quanto siamo convinti che il dissesto non sia
stato generato dalla giunta Di Girolamo, ma negli anni
pregressi, e che sia poi emerso a causa di mutate modalità
contabili".
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