"I disagi sofferti dai cittadini
umbri, in occasione del primo vax day, sono del tutto
inaccettabili e dimostrano, una volta di più, che questa Giunta
regionale non è in grado di mettere in campo una programmazione
sanitaria minimamente adeguata alla situazione": a sostenerlo
sono i consiglieri regionali del Partito democratico Simona
Meloni (capogruppo) e Tommaso Bori (vicepresidente della
Commissione sanità). "Quando si arriva a chiamare le forze di
polizia in un centro vaccinale, come è successo a Terni -
aggiungono -, dopo che centinaia di persone si sono viste negare
il vaccino, significa aver superato ogni livello di decenza e
disatteso ogni standard di appropriatezza, oltre che di
rispetto, sia nei confronti degli operatori sanitari mandati
allo sbaraglio sia di quei cittadini che sono stati illusi di
potersi vaccinare sulla base delle indicazioni ricevute dalla
stessa Regione nei giorni scorsi".
"Sono stati vanificati così - affermano Meloni e Bori - tutti
gli sforzi che il Governo nazionale sta mettendo in campo per
incentivare le prime dosi e procedere con le dose booster di
richiamo. La costante di questa campagna vaccinale, iniziata
ormai mesi fa, è l'incompetenza e la superficialità della Giunta
leghista. Un modo di fare approssimativo che ha creato ritardi e
inefficienze e che ancora oggi, a distanza di mesi, continua a
far registrare frenate e criticità. Le prossime settimane
saranno decisive nel contenimento di una plausibile quarta
ondata. Non possiamo permetterci ulteriori errori grossolani
come quelli visti in questi giorni in vari punti vaccinali
dell'Umbria e in particolare a Terni. Per questo - concludono
Meloni e Bori - riteniamo indispensabile mettere in campo
competenze e strumenti straordinari, oltre che una nuova
governance del sistema di vaccinazione, affinché la campagna
possa procedere finalmente in maniera spedita come tutti si
aspettano".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA