Scoperta a Terni, in prossimità
dell'obelisco Lancia di luce di Arnaldo Pomodoro, una targa di
commemorazione in occasione del Giorno del Ricordo.
Deposte inoltre delle corone in memoria delle vittime delle
Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. Alla cerimonia,
all'incrocio tra via Vittime delle foibe e corso del Popolo,
hanno partecipato il sindaco, Leonardo Latini, il prefetto
Emilio Dario Sensi, il questore Bruno Failla e il vescovo
Francesco Soddu, insieme alle autorità civili e militari e alle
associazioni combattentistiche e d'arma.
Latini ha parlato del 10 febbraio come di "un giorno
particolarmente drammatico nella memoria nazionale". "Una
ricorrenza - ha aggiunto - che fa luce su vicende che il
presidente Mattarella definì come una pagina strappata dai libri
di storia per troppo tempo. Tragedie come queste dell'Istria e
della Dalmazia dove venne posta in essere una vera e propria
pulizia etnica nei confronti degli italiani, devono restare
nella memoria collettiva e diventare sempre di più patrimonio di
tutti, dell'intera comunità nazionale a monito contro la
barbarie della guerra e dell'odio etnico".
Sempre in mattinata il sindaco Latini ha partecipato alla
cerimonia organizzata nel parco della Passeggiata dalla polizia
di Stato di Terni per ricordare l'ultimo questore di Fiume,
Giovanni Palatucci, morto nel campo di concentramento di Dachau,
il 10 febbraio 1945, riconosciuto "Giusto fra le Nazioni",
Medaglia d'Oro al Merito Civile, perché, opponendosi alle leggi
razziali, sacrificò la propria vita per salvare migliaia di
ebrei dalla deportazione.
Il sindaco Latini è intervenuto per ricordare la figura di
Palatucci sottolineando "quanto sia importante, specie per chi
riveste ruoli istituzionali, avere a modello persone, come il
questore Palatucci, che hanno sacrificato la vita per gli altri
nel nome della giustizia e della difesa dei diritti umani".
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