Con un'azione di protesta per
"dire no a norme ingiuste" in materia di case popolari i
sindacati degli inquilini dell'Umbria, Sunia Cgil, Sicet Cisl,
Uniat Uil e Unione Inquilini, hanno manifestato giovedì mattina
in piazza Italia a Perugia, davanti alle sedi della Regione
Umbria e dell'Assemblea legislativa. Il presidio è stato
organizzato contro la nuova Legge regionale in materia di
edilizia residenziale sociale e soprattutto contro il relativo
regolamento, "che produrrà - come hanno osservato in piazza i
sindacati degli inquilini - pesantissimi aumenti dei canoni per
una fetta molto consistente degli assegnatari di case popolari".
E l'impegno sul tema della Legge regionale per le case popolari,
le richieste di incontro e l'azione sindacale, culminata proprio
con il presidio, "hanno spinto anche alcuni consiglieri di
maggioranza - come fanno sapere i sindacati degli inquilini - a
scendere in piazza e a prendere atto delle nostre ragioni,
impegnandosi a sostenere l'apertura di un tavolo di confronto
con la Regione".
"Vogliamo infatti - hanno spiegato ancora i sindacati - che la
legge dalla quale derivano iniquità e ingiustizie in merito ai
canoni di locazione sia modificata. Questo è solo un piccolo
passo verso il ripristino delle normali relazioni sindacali e di
confronto con le parti sociali. Confronto sempre negato sul tema
dal governo dalla Regione".
Al presidio hanno partecipato anche delegazioni di Cgil, Cisl e
Uil regionali.
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