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"Tutela e valorizzazione dei piccoi comuni", Pdl Meloni (Pd)

"Tutela e valorizzazione dei piccoi comuni", Pdl Meloni (Pd)

"Per sostenibile sviluppo economico, sociale, ambientale"

PERUGIA, 08 maggio 2021, 15:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Nonostante la pandemia i nostri Borghi hanno registrato numeri in incremento malgrado il crollo generale del settore del turismo. Ritengo che questo sia il momento giusto per intervenire e soprattutto per rilanciare questo nostro grande patrimonio, con una legge che punta a valorizzare i piccoli borghi, la loro vivibilità, i servizi per i turisti e per i residenti, allo scopo di incentivare la permanenza nei nostri piccoli Comuni". Così la consigliera regionale Simona Meloni (Pd - vicepresidente dell'Assemblea legislativa) annuncia di aver depositato una proposta di legge per la "tutela e valorizzazione dei piccoli Comuni dell'Umbria".
    L'iniziativa legislativa - spiega una nota della Regione - si prefigge lo scopo di "promuovere e favorire il sostenibile sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale dei piccoli Comuni, l'importanza del ruolo svolto dalle comunità ivi residenti e degli enti che le amministrano, riconoscendo che tali Comuni garantiscono la salvaguardia e il governo del territorio, la conservazione e lo sviluppo delle attività sociali ed economiche tradizionali e la valorizzazione della cultura locale".
    Tra i piccoli Comuni (sotto i 15mila abitanti) potranno essere concessi contributi regionali in via prioritaria a quelli che: "sono collocati in aree interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico; sono caratterizzati da marcata arretratezza economica; hanno registrato un significativo decremento della popolazione residente; sono caratterizzati da condizioni di disagio insediativo e da inadeguatezza dei servizi sociali essenziali; soffrono di difficoltà di comunicazione e della lontananza dai grandi centri urbani; hanno una bassa densità abitativa o una inadeguatezza infrastrutturale; hanno un territorio compreso totalmente o parzialmente nel perimetro di un parco nazionale, regionale o di un'area naturale protetta; appartengono ad una Unione dei Comuni o rientrano nelle Aree interne".
    Per sostenere queste realtà, la Regione Umbria dovrà "orientare la propria attività normativa ed amministrativa alla semplificazione degli adempimenti; promuovere e incentivare la gestione associata dei servizi, delle funzioni e delle strutture; valorizzare il patrimonio naturale, rurale, architettonico e storico-culturale; sostenere i progetti legati allo sviluppo del turismo locale promuovendo il percorso dei cammini e i percorsi circolari dai centri storici al paesaggio circostante, secondo logiche di eco-sostenibilità ambientale e promozione dell'identità locale; promuovere attività volte ad assicurare ai residenti l'efficienza e la qualità dei servizi essenziali e delle infrastrutture anche del trasporto pubblico locale; valorizzare le identità culturali delle popolazioni, le produzioni tipiche dell'agricoltura e dell'artigianato locali; sostenere gli interventi a favore dell'occupazione e dell'imprenditoria, in particolare di quella giovanile e femminile, al fine di incentivare lo sviluppo locale; istituire il 'reddito di residenza attiva'".
    La Regione dovrà inoltere, in base alla legge, "incentivare progetti integrativi delle linee di intervento previste dalla strategia per le aree interne; sostenere i progetti, presentati in maniera singola o associata, a favore dei Comuni riconosciuti e certificati come 'I Borghi più belli d'Italia', 'Bandiera arancione' del Touring Club e 'Patrimonio Unesco'; promuovere la salvaguardia dell'ambiente e la tutela della biodiversità; incentivare l'utilizzo delle moderne tecnologie dell'informatica nel processo di ammodernamento dei piccoli comuni nella gestione associata dei servizi e delle funzioni comunali e la realizzazione di sportelli multifunzionali, nonché l'uso dei social-media per la promozione turistica; sostenere progetti per la diffusione della banda larga ed ultralarga finalizzati al superamento del divario digitale sul territorio".
   

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