"Nonostante la pandemia i nostri
Borghi hanno registrato numeri in incremento malgrado il crollo
generale del settore del turismo. Ritengo che questo sia il
momento giusto per intervenire e soprattutto per rilanciare
questo nostro grande patrimonio, con una legge che punta a
valorizzare i piccoli borghi, la loro vivibilità, i servizi per
i turisti e per i residenti, allo scopo di incentivare la
permanenza nei nostri piccoli Comuni". Così la consigliera
regionale Simona Meloni (Pd - vicepresidente dell'Assemblea
legislativa) annuncia di aver depositato una proposta di legge
per la "tutela e valorizzazione dei piccoli Comuni dell'Umbria".
L'iniziativa legislativa - spiega una nota della Regione - si
prefigge lo scopo di "promuovere e favorire il sostenibile
sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale dei piccoli
Comuni, l'importanza del ruolo svolto dalle comunità ivi
residenti e degli enti che le amministrano, riconoscendo che
tali Comuni garantiscono la salvaguardia e il governo del
territorio, la conservazione e lo sviluppo delle attività
sociali ed economiche tradizionali e la valorizzazione della
cultura locale".
Tra i piccoli Comuni (sotto i 15mila abitanti) potranno
essere concessi contributi regionali in via prioritaria a quelli
che: "sono collocati in aree interessate da fenomeni di dissesto
idrogeologico; sono caratterizzati da marcata arretratezza
economica; hanno registrato un significativo decremento della
popolazione residente; sono caratterizzati da condizioni di
disagio insediativo e da inadeguatezza dei servizi sociali
essenziali; soffrono di difficoltà di comunicazione e della
lontananza dai grandi centri urbani; hanno una bassa densità
abitativa o una inadeguatezza infrastrutturale; hanno un
territorio compreso totalmente o parzialmente nel perimetro di
un parco nazionale, regionale o di un'area naturale protetta;
appartengono ad una Unione dei Comuni o rientrano nelle Aree
interne".
Per sostenere queste realtà, la Regione Umbria dovrà
"orientare la propria attività normativa ed amministrativa alla
semplificazione degli adempimenti; promuovere e incentivare la
gestione associata dei servizi, delle funzioni e delle
strutture; valorizzare il patrimonio naturale, rurale,
architettonico e storico-culturale; sostenere i progetti legati
allo sviluppo del turismo locale promuovendo il percorso dei
cammini e i percorsi circolari dai centri storici al paesaggio
circostante, secondo logiche di eco-sostenibilità ambientale e
promozione dell'identità locale; promuovere attività volte ad
assicurare ai residenti l'efficienza e la qualità dei servizi
essenziali e delle infrastrutture anche del trasporto pubblico
locale; valorizzare le identità culturali delle popolazioni, le
produzioni tipiche dell'agricoltura e dell'artigianato locali;
sostenere gli interventi a favore dell'occupazione e
dell'imprenditoria, in particolare di quella giovanile e
femminile, al fine di incentivare lo sviluppo locale; istituire
il 'reddito di residenza attiva'".
La Regione dovrà inoltere, in base alla legge, "incentivare
progetti integrativi delle linee di intervento previste dalla
strategia per le aree interne; sostenere i progetti, presentati
in maniera singola o associata, a favore dei Comuni riconosciuti
e certificati come 'I Borghi più belli d'Italia', 'Bandiera
arancione' del Touring Club e 'Patrimonio Unesco'; promuovere la
salvaguardia dell'ambiente e la tutela della biodiversità;
incentivare l'utilizzo delle moderne tecnologie dell'informatica
nel processo di ammodernamento dei piccoli comuni nella gestione
associata dei servizi e delle funzioni comunali e la
realizzazione di sportelli multifunzionali, nonché l'uso dei
social-media per la promozione turistica; sostenere progetti per
la diffusione della banda larga ed ultralarga finalizzati al
superamento del divario digitale sul territorio".
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