Si muove su "due gambe" ma è anche
legato ad altri tre ospedali territoriali per un totale di 560
posti letto il "terzo polo sanitario regionale", composto da una
rete di cinque nosocomi con ognuno una specifica missione in
modo da garantire ai pazienti i giusti percorsi di cura. Le
caratteristiche sono state illustrate dalla Regione Umbria nel
corso di una conferenza stampa.
Al centro del "terzo polo" gli ospedali di Foligno e Spoleto,
con il primo incentrato sull'emergenza e urgenza e il secondo,
dove comunque garantita l'attività di pronto soccorso, che si
dedicherà alle attività elettive e programmate. I due si
uniranno a quelli territoriali di Trevi, Norcia e Cascia,
orientati verso servizi riabilitativi.
"Un momento importante che si inserisce nell'ambito della
riorganizzazione di tutta la rete sanitaria e ospedaliera
regionale che deve essere coordinata e riordinata" ha definito
questo passaggio la presidente della Regione Donatella Tesei.
"E' l'effetto - ha detto - di un lavoro elaborato nei mesi,
condiviso con i territori e i sindaci, e che senza Covid sarebbe
pronto da due anni perché va nella direzione di offrire a tutto
l'ambito territoriale di competenza, e non solo, il migliore
accesso alle cure anche perché ci saranno sia a Foligno che a
Spoleto settori e centri di rilevanza regionale".
Un "intervento necessario" anche per l'assessore alla Salute
Luca Coletto. "Ci sarà così - ha spiegato - la possibilità di
erogare prestazioni di alto livello in tutto il bacino di utenza
di 150.000 persone, efficientando i due ospedali generalisti di
Foligno e Spoleto".
Per il direttore regionale della Sanità Massimo D'Angelo il
terzo polo ospedaliero sarà quindi "una vera e propria rete con
cinque ospedali che garantiranno la tutela della salute, ognuno
con una specifica vocazione e con posti letto che non saranno
sminuiti ma valorizzati".
Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore generale
della Asl Umbria 2, Massimo De Fino, il quale ha parlato di "una
rete che si concretizza per portare al centro il cittadino".
Nell'architettura del terzo polo, l'ospedale di Foligno
resterà un presidio per acuti sede di Dea di primo livello, così
come Spoleto, Norcia, ospedale con 20 posti letto, Trevi,
riabilitativo con disciplina di neuroriabilitazione e di
recupero e riabilitazione funzionale, Cascia, con discipline di
recupero e riabilitazione funzionale.
Tesei ha poi ricordato l'altro "importante percorso", legato a
questo terzo polo, l'elisoccorso "che stazionerà a Foligno e
diventerà importantissimo per la gestione in particolare delle
patologie tempo dipendenti e sarà di grande ausilio per i
territori della Valnerina che per motivi logistici, hanno
difficoltà a raggiungere in tempi brevi gli ospedali".
La presidente ha anche annunciato i passi dell'iter
amministrativo per la realizzazione del terzo polo ospedaliero
che, ha detto, "cercheremo di velocizzare". Dopo la delibera di
recepimento del documento programmatorio è infatti previsto
l'invio al Ministero della Salute per l'approvazione del
documento e, in caso di positività, entro 15 giorni dovranno
essere definiti i posti letto per disciplina negli ospedali,
quantificati gli investimenti e le risorse.
In contemporanea, accanto al programma di attuazione, dovrà
essere nominata una commissione tecnica per il monitoraggio
della sua realizzazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA