La Giunta regionale dell'Umbria,
su proposta dell'assessore alla Salute alle Politiche sociali,
Luca Coletto, ha approvato uno schema di Protocollo d'intesa con
la Provincia autonoma di Trento per la promozione e diffusione
di buone prassi in materia di politiche per il benessere della
famiglia. La durata è triennale.
"La Regione Umbria - ha spiegato Coletto - ha avviato diversi
processi volti a sostenere una cultura di promozione della
famiglie garantendo anche una buona offerta di servizi e
interventi, a partire da quelli per la prima infanzia, a quelli
socio educativi e socio assistenziali, che forniscono un
supporto alle famiglie con carico di cura dei propri componenti
più fragili, come le persone anziane, quelle con disabilità e
non autosufficienti".
Proprio con la finalità di migliorare sempre di più l'offerta
alle famiglie, l'assessore - è detto in un comunicato di Palazzo
Donini - ha detto che "è stato avviato il percorso di
candidatura della Regione per l'adesione al network nazionale
'Comuni amici della famiglia' ovvero, una rete di Comuni e di
amministrazioni che a livello nazionale intendono promuovere
politiche per il benessere familiare sulla base del know-how
sviluppato dalla Provincia autonoma di Trento".
Hanno già aderito i Comuni di Todi, Perugia, Città di
Castello, Foligno, Castel Ritaldi, Marsciano, Umbertide,
Torgiano, Spoleto, Bastia Umbra, Deruta, Collazzone,
Acquasparta, Terni, Orvieto.
Il network infatti, è promosso dalla Provincia autonoma di
Trento e, con l'adesione ad esso, si può entrare a far parte di
un processo culturale di avvicinamento di sensibilizzazione e di
ri-orientamento dell'attività delle istituzioni ai bisogni e al
benessere delle famiglie consentendo lo scambio di informazioni,
di esperienze e di idee, nonché di conoscere e sperimentare
nuove politiche, nuovi modelli organizzativi e di welfare.
L'approvazione dello schema di protocollo d'intesa va a
definire un rapporto di collaborazione reciproca tra le due
amministrazioni volto allo scambio delle esperienze maturate
nella promozione e attuazione di buone pratiche in materia di
politiche familiari che contribuiscono ad accrescere il
benessere e la coesione sociale ed apportino competitività
territoriali e crescita economica.
Il protocollo prevede, come modalità di attuazione, la stipula
di una convenzione tra le due Amministrazioni, con le quali le
parti definiscono il programma esecutivo.
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