"Il recente episodio di
aggressione al capotreno che stava svolgendo regolarmente il
proprio lavoro all'interno del treno 19816 ha riportato
all'onore delle cronache un problema di ordine pubblico che non
è possibile derubricare fra quelli cui ci si può assuefare": è
quanto afferma l'assessore regionale umbro ai Trasporti, Enrico
Melasecche. "Molti sono gli episodi che negli ultimi anni si
sono verificati anche negli autobus a causa di soggetti che
evadono sistematicamente il pagamento del biglietto come se
fosse ormai un diritto viaggiare e lasciare che paghino solo gli
altri" aggiunge.
"Abbiamo inoltre avuto alcuni mesi or sono - ha sostenuto
l'assessore in una nota della Regione - episodi di alcune gang
di ragazzi che sul treno della Fcu hanno ripetutamente diffuso
immagini di bullismo in treno e in alcune stazioni. Per non
parlare del vandalismo che interessa spesso treni per i quali
abbiamo chiesto controlli specifici per non dare dell'Umbria
un'immagine di abbandono, come quella che appare passando in
treno ad Umbertide, guardando i ben noti quattro Minuetto il cui
problema di riutilizzo abbiamo affrontato ripetutamente da tempo
con Busitalia e Trenitalia e che contiamo di risolvere al meglio
entro breve. Come Regione abbiamo sempre tenuto un atteggiamento
fermo, di indispensabile rispetto delle persone che viaggiano,
del materiale viaggiante frutto di investimenti pubblici di cui
sono i cittadini a farsi carico con il pagamento delle imposte.
Soprattutto riteniamo che i viaggiatori che salgono su un treno
o un autobus e i dipendenti che vi lavorano debbano avere
garanzie di assoluta sicurezza. Abbiamo cercato di perseguire ad
esempio la possibilità di far viaggiare gratis alcuni
appartenenti alle forze dell'ordine sui treni regionali, sia in
divisa che in borghese, i quali qualificandosi opportunamente
con il capotreno, si impegnano ad intervenire immediatamente in
caso di necessità. Ad oggi ci è stato impedito di applicare
questa misura a causa degli oneri elevati richiesti da
Trenitalia, oneri che il bilancio regionale non è in grado di
coprire, anche perchè si tratta di un problema di ordine
pubblico di carattere generale di cui non può farsi carico la
sola Regione. Solleciteremo in Conferenza Stato-Regioni
l'attenzione più ampia affinchè si possano ottenere misure
adeguate. Abbiamo anche sollecitato i gestori del Tpl ad operare
controlli sul pagamento del biglietto. Vogliamo evitare che
l'evasione non solo vada ad incrementare i costi del servizio a
carico delle casse pubbliche ma riduca anche la percentuale di
copertura dei costi e dunque facendo correre il rischio di
sanzioni che sono previste a carico delle regioni come l'Umbria,
già in difficoltà nel raggiungere la copertura del 35 per cento
dei costi del trasporto con le bigliettazioni a causa del
rapporto fra popolazione, densità e orografia del territorio. La
Regione insomma - ha concluso l'assessore - auspica un servizio
di trasporto pubblico sempre migliore, sicuro, efficiente,
giusto e lavora con impegno per conseguire questi risultati, non
facili né scontati".
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