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Melasecche, aggressione a capotreno problema ordine pubblico

Melasecche, aggressione a capotreno problema ordine pubblico

Per assessore "non derubricare a quelli cui ci si può assuefare"

PERUGIA, 21 novembre 2022, 18:32

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il recente episodio di aggressione al capotreno che stava svolgendo regolarmente il proprio lavoro all'interno del treno 19816 ha riportato all'onore delle cronache un problema di ordine pubblico che non è possibile derubricare fra quelli cui ci si può assuefare": è quanto afferma l'assessore regionale umbro ai Trasporti, Enrico Melasecche. "Molti sono gli episodi che negli ultimi anni si sono verificati anche negli autobus a causa di soggetti che evadono sistematicamente il pagamento del biglietto come se fosse ormai un diritto viaggiare e lasciare che paghino solo gli altri" aggiunge.
    "Abbiamo inoltre avuto alcuni mesi or sono - ha sostenuto l'assessore in una nota della Regione - episodi di alcune gang di ragazzi che sul treno della Fcu hanno ripetutamente diffuso immagini di bullismo in treno e in alcune stazioni. Per non parlare del vandalismo che interessa spesso treni per i quali abbiamo chiesto controlli specifici per non dare dell'Umbria un'immagine di abbandono, come quella che appare passando in treno ad Umbertide, guardando i ben noti quattro Minuetto il cui problema di riutilizzo abbiamo affrontato ripetutamente da tempo con Busitalia e Trenitalia e che contiamo di risolvere al meglio entro breve. Come Regione abbiamo sempre tenuto un atteggiamento fermo, di indispensabile rispetto delle persone che viaggiano, del materiale viaggiante frutto di investimenti pubblici di cui sono i cittadini a farsi carico con il pagamento delle imposte.
    Soprattutto riteniamo che i viaggiatori che salgono su un treno o un autobus e i dipendenti che vi lavorano debbano avere garanzie di assoluta sicurezza. Abbiamo cercato di perseguire ad esempio la possibilità di far viaggiare gratis alcuni appartenenti alle forze dell'ordine sui treni regionali, sia in divisa che in borghese, i quali qualificandosi opportunamente con il capotreno, si impegnano ad intervenire immediatamente in caso di necessità. Ad oggi ci è stato impedito di applicare questa misura a causa degli oneri elevati richiesti da Trenitalia, oneri che il bilancio regionale non è in grado di coprire, anche perchè si tratta di un problema di ordine pubblico di carattere generale di cui non può farsi carico la sola Regione. Solleciteremo in Conferenza Stato-Regioni l'attenzione più ampia affinchè si possano ottenere misure adeguate. Abbiamo anche sollecitato i gestori del Tpl ad operare controlli sul pagamento del biglietto. Vogliamo evitare che l'evasione non solo vada ad incrementare i costi del servizio a carico delle casse pubbliche ma riduca anche la percentuale di copertura dei costi e dunque facendo correre il rischio di sanzioni che sono previste a carico delle regioni come l'Umbria, già in difficoltà nel raggiungere la copertura del 35 per cento dei costi del trasporto con le bigliettazioni a causa del rapporto fra popolazione, densità e orografia del territorio. La Regione insomma - ha concluso l'assessore - auspica un servizio di trasporto pubblico sempre migliore, sicuro, efficiente, giusto e lavora con impegno per conseguire questi risultati, non facili né scontati".
   

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