Il Pil si è ridotto in Valle d'Aosta nel 2020 di circa il 9%, in linea con la media italiana (8,9%).
E' la stima di Prometeia fornita durante la conferenza stampa di presentazione delle Giornate dell'economia 2021. Gli effetti - ha spiegato Paolo Emilio Mistrulli, vice capo della filiale di Aosta Banca d'Italia di Aosta - sono eterogenei: il turismo (-39,5% di presenze) ha subito di più gli effetti della restrizione e dell'incertezza che la pandemia ha creato sul sistema. Sono stati fatti interventi "rilevanti di sostegno" per imprese e famiglie, riducendo del 2% la caduta di reddito.
Inoltre è aumentata l'incertezza in termini di investimenti e consumi. E' emerso che la Valle d'Aosta rispetto al resto d'Italia è stata per un mese più sottoposta a misure restrittive. Nel 2020 l'export è calato del 19,6%, a fronte di un dato medio nazionale del 9,7%; nei primi del 2021 è cresciuto invece del 5,9% (in Italia del 4,6%). In Valle d'Aosta la ristorazione e gli alberghi incidono sul valore aggiunto due volte la media italiana.
L'occupazione in Valle d'Aosta è calata del 2,4% (ma le ore lavorate sono diminuite del 12,2%), i redditi sono diminuiti dell'1,9% (in Italia del 2,7%). I depositi sono cresciuti del 7,7% (2,7 mld) mentre i consumi sono calati dell'11,7% (è quindi aumentato il risparmio). Il credito al consumo ha subito una flessione dello 0,4%, dopo essere cresciuto del 7,6% nel 2019. I mutui per l'acquisto di abitazioni sono cresciuti dell'1,9% (del 2,4% nel 2019).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA