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Operaio morto a Allein, appello contro assoluzione datore lavoro

Operaio morto a Allein, appello contro assoluzione datore lavoro

Procura Aosta, violate le norme di prevenzione degli infortuni

AOSTA, 27 gennaio 2023, 17:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La procura di Aosta ha proposto appello contro la sentenza di assoluzione di Alberto Sale, di 53 anni, di Milano, accusato di omicidio colposo come datore di lavoro di Claudio Luigi Campi, operaio di Ceriano Laghetto (Monza Brianza), morto a 46 anni il 4 settembre 2020. L'uomo era caduto nella vasca di una centrale idroelettrica ad Allein durante dei lavori di manutenzione. In primo grado, il pm Francesco Pizzato aveva chiesto una condanna a sei mesi e dieci giorni di reclusione. In base alle indagini degli inquirenti, Campi era stato colpito violentemente a una gamba, finendo sul fondo della vasca della centrale, dopo la caduta dello sgrigliatore di cui stava sostituendo le guarnizioni di tenuta del pistone. Il tutto, sempre secondo l'accusa, perché non aveva retto il pezzo di legno su cui era appoggiata, e non ancorata, la struttura mobile (il 'pettine') del sistema che serve a rimuovere i detriti.
    Secondo gli inquirenti Sale, nella sua qualità di consigliere d'amministrazione con delega in materia di sicurezza, non valutando il rischio ha violato le norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro: in particolare non avrebbe redatto un piano operativo di sicurezza (p.o.s.) che riportasse le procedure per svolgere quell'intervento in modo da prevedere sistemi di bloccaggio del sistema mobile. Secondo la difesa invece per quell'attività non era necessario il p.o.s.; affermazione, quest'ultima, condivisa nelle sentenza di primo grado del 30 settembre 2022.
    Secondo l'appello del pm Pizzato è la stessa azienda dell'imputato a definire quell'intervento in una lettera allo Spresal "attività di cantiere", per la quale sarebbe servito quindi un p.o.s. Inoltre il giudice non si sarebbe espresso sulla "colpa" di non aver fatto eseguire l'intervento a due lavoratori formati alla manutenzione di sgrigliatori: l'operaio che era con Campi non sarebbe stato esperto, ma un "lavoratore autonomo ingaggiato dalla Api spa per singoli interventi" con il fine - secondo il pm - del "contenimento dei costi".
   

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