"Purtroppo mi sono resa conto che il
programma di Governo conta poco in maggioranza, soprattutto per
alcuni esponenti di spicco. Per questo mi sono spesso sentita a
disagio e fuori luogo". Così Chiara Minelli (Progetto civico
progressista) ha motivato in aula le sue dimissioni da assessore
all'ambiente, trasporti e mobilità sostenibile, partendo dalla
decisione sul futuro dell'ospedale Parini, "non ampiamente
ponderata", che "ha fortemente accentuato un disagio
preesistente, che in parte deriva dalla constatazione dalle
difficoltà a svolgere una proficua azione amministrativa su
importanti dossier".
In dettaglio Minelli accusa i colleghi di maggioranza di "scarsa
coerenza", "mancata lealtà", di "ostilità sulla politica
ferroviaria avviata, a partire dall'elettrificazione della linea
Aosta-Ivrea" e di "ostruzionismo su vari dossier, dal piano
regionale dei trasporti al futuro dell'aeroporto, fino alle
discariche di Pompiod e Chalamy".
"Non ho sbattuto nessuna porta - ha aggiunto - ma non posso
restare inerte a voti che non condivido e ad atteggiamenti non
produttivi. Sono consapevole di aver lavorato con impegno,
responsabilità e onestà nel perimetro del programma concordato".
Poi ha proseguito: "Il presidente Lavevaz ha cercato di riaprire
un dialogo ma ben diverso è stato l'atteggiamento di altri
consiglieri e di esponenti politici di maggioranza". "In una
fase come questa - ha concluso - non è opportuno provocare una
crisi di governo, ma senza strategia non si può operare
positivamente. Noi siamo disponibili a collaborare ma la stessa
disponibilità ci deve essere da parte di tutti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA