Relatori di alto livello, provenienti dai Paesi delle due sponde del Mediterraneo, hanno partecipato alla giornata catalana sulle principali sfide prodotte dalla rapida evoluzione dei modelli di consumo di energia elettrica e gas; sulle strategie di cooperazione e sul ruolo delle fonti di energia rinnovabili, così come sugli investimenti e i meccanismi finanziari necessari per costruire le reti di infrastrutture adeguate e alla generazione di progetti. Dal confronto odierno è venuta la conferma che la regolamentazione indipendente e affidabile è una garanzia per un quadro stabile normativo favorevole agli investimenti, per lo sviluppo e la prosperità dell'area. "In un contesto euro-mediterraneo dell'energia, caratterizzato da problemi di sicurezza dell'approvvigionamento, dai cambiamenti strutturali profondi e dalle sfide del clima, la cooperazione regionale svolge un ruolo importante nella prospettiva 2030 e oltre", ha evidenziato Dominique Ristori, direttore generale per l'Energia della Commissione Europea. "Il ruolo di Medreg e dei regolatori dell'energia nel Mediterraneo è fondamentale per l'evoluzione progressiva e per l'integrazione dei mercati dell'elettricità e del gas a livello regionale e sub regionale. Su come diversificare le fonti energetiche, sia con il gas naturale liquefatto che rendendo sempre più accessibili le energie rinnovabili", ha aggiunto. Come ha rilevato Teresa Costa-Campi, presidente del comitato scientifico del Forum, l'appuntamento di Barcellona, che ha riunito accademici, imprese e regolatori, "è l'opportunità di affrontare problemi reali, con un approccio rigoroso, che combina l'analisi delle questioni urgenti che richiedono soluzioni a brevissimo termine, con l'individuazione di un modello energetico a lungo termine".
Medreg pubblicherà il contributo presentato al forum in un libro, ha anticipato Costa-Campi, con l'obiettivo di aiutare a dare forma al dibattito sulle questioni energetiche euro-mediterranee.(ANSAmed).