(ANSA) - PALERMO, 05 LUG - Integrazione e arte. E' questo il
progetto Bridge art presentato al Cluster bio mediterraneo a
Expo. Nel 2013, da un'idea di Valeria Valenza, germanista e
scrittrice specializzata in didattica delle civiltà, nasce il
progetto La Favola-Bridge che si sviluppa fra la Val di Noto,
nella Tenuta La Favola di Noto, e gli Stati Uniti. Concepito a
New York da Valenza con l'apporto di Cristina Bertarelli,
economista e coach specializzata in approccio e sostegno alle
expats (persone espatriate), pone l'attenzione sulle diversità
culturali per allontanare e sostituire il vuoto relazionale e lo
sradicamento sociale, affettivo e identitario, che si determina
in individui che si approcciano a civiltà diverse, nella volontà
di convivenza pacifica e di integrazione, per una maggiore
consapevolezza e conoscenza di sé e della natura.
I contatti con gli States, tenuti da Valenza che cura anche
la direzione del progetto, concorrono ad internazionalizzare
l'isola siciliana da sempre crocevia e collegamento fra est e
ovest, nord e sud. Altro obiettivo è quello di educare i giovani
al cambiamento, in merito a ciò il progetto è stato presentato
all'Unis - Unione Scuole Internazionali delle Nazioni Unite - ed
è stato formulato un programma-studio comune di ospitalità
presso la Tenuta basato su strategie di grounding per gli expat
di lingua italiana e differente etnia. All'interno di La
Favola-Bridge è nato il progetto Bridge Art che si sviluppa
nell'ambito dell'arte contemporanea la cui direzione artistica è
stata affidata a Lori Adragna.
(ANSA).