Su questo principio si basa l'economia circolare, utile a far crescere anche anche il mercato del vino italiano. Se ne è parlato a Expo, nel corso di una tavola rotonda organizzata al Padiglione Cibus-Federalimentare da Caviro, cooperativa agricola che riunisce 12 mila viticoltori. "Il nostro modello di economia circolare - ha detto il presidente di Caviro, Carlo Dalmonte - consente di recuperare gran parte degli scarti per produrre valore. Ciò permette di ammortizzare parte del costo, arrivando sul mercato con un prodotto di qualità e con prezzi in linea con le aspettative del consumatore. Il gruppo conta 535 dipendenti in quattro diversi stabilimenti produttivi e nel 2014 ha registrato 314 milioni di euro di fatturato. "Gli investimenti operati negli ultimi 6 anni per un valore complessivo di 100 milioni di euro - ha aggiunto Sergio Dagnino, direttore generale della cooperativa - ci hanno permesso di ottenere un continuo miglioramento delle nostre performance in termini di qualità e rispetto dell'ambiente. Il nostro Gruppo recupera il 30% delle acque e risparmia 50.000 tonnellate sul packaging ed imballaggi grazie all'utilizzo di brik e vetro leggero".
Anche il Ministero dell'Ambiente - ha evidenziato il sottosegretario Barbara Degani - è impegnato nell'accrescere l'impegno delle imprese verso lo sviluppo di un'economia circolare. "Stiamo lavorando su due fronti - ha detto -: da una parte sulla base di accordi volontari con le aziende che dimostrano come ci sia una nuova sensibilità su questo tema e dall'altra attraverso politiche di defiscalizzazione che agevolino le realtà che già applicano l'economia circolare".