Come riferisce il consolato italiano a Erbil, il corso di lingua è "realizzato in collaborazione con la Società Dante Alighieri e tenuto presso l'Università Cattolica di Erbil (Uce), con la quale il consolato intrattiene eccellenti relazioni di collaborazione".
"Giovane e dinamica istituzione accademica, situata nel quartiere di Ankawa, la Cue è nata anche grazie al decisivo supporto della Conferenza Episcopale Italiana e delle Autorità del Kurdistan iracheno", si legge nel comunicato.
Le attività e l'offerta formativa della Cue "sono in costante crescita e riscuote ampio apprezzamento per la sua inclusività senza distinzione di credo o appartenenza e un campus all'avanguardia".
Il corso di italiano, si legge, è rivolto ad una classe di 17 studenti. Le 24 lezioni, di due ore ciascuna per un periodo di tre mesi, vengono svolte da remoto da docente della Dante Alighieri. Al termine del percorso verrà rilasciato un attestato, previa frequenza di almeno l'80% delle lezioni.
"L'iniziativa - si legge - ha riscosso apprezzamenti da parte delle autorità curde, a conferma di un clima particolarmente favorevole per sviluppare oltremodo attività di promozione della cultura italiana nella regione" autonoma.
"E' infatti forte - ha detto il console Camerota - la domanda di diffusione della lingua e della cultura italiana che ci proviene tanto dalle autorità regionali curde quanto dalla popolazione locale, a testimonianza di solidi legami di amicizia e profonda simpatia nei confronti dell'Italia".
"Questa nostra nuova iniziativa - dopo gli eventi dedicati alla cucina, al design e all'opera - intende dare un'ulteriore risposta concreta a tale domanda, nella convinzione del valore che la cultura può avere nella costruzione di percorsi di pace, di dialogo e di riscatto sociale", ha aggiunto il console.
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