ROMA - "Daesh è stato sconfitto nella sua dimensione territoriale, ma non è stato sradicato. Per questo l'Italia, con oltre 800 unità dislocate tra Iraq e Kuwait, continuerà a mantenere in Iraq, nel rispetto della sovranità irachena e in pieno accordo con Baghdad, un significativo contingente militare con l'obiettivo di rendere il Paese capace di affrontare la minaccia in autonomia". Lo ha detto il ministro Luigi Di Maio alla ministeriale della coalizione anti-Daesh a Roma. "Ci stiamo preparando anche a incrementare la nostra partecipazione alla missione Nato in Iraq e ad assumerne il comando dopo il turno assicurato dalla Danimarca".
Il consolidamento della vittoria su Daesh in Siria rimane una priorità, nel quadro degli sforzi per la stabilizzazione del Paese. Per questo sosteniamo il processo politico a guida ONU, in linea con la Risoluzione 2254. Gli attacchi degli ultimi mesi dimostrano che Daesh può tornare ad essere un pericolo e attrarre alcuni segmenti della popolazione", ha aggiunto Di Maio.
Sostegno Usa a Gruppo Lavoro anti-Isis sull'Africa
La minaccia dell'Isis "è particolarmente allarmante nel continente africano, nello specifico nella regione del Sahel, ma anche in aree dell'Africa orientale, come il nord del Mozambico. Per questo motivo, con il sostegno Usa e di molti altri partner, ho proposto di istituire un Gruppo di Lavoro dedicato all'Africa, che possa identificare e fermare le minacce terroristiche connesse a Daesh esistenti nel continente mettendo a punto specifiche contromisure da definire in coordinamento con i partner locali". Lo afferma il ministro Luigi Di Maio nella conferenza stampa finale della ministeriale della coalizione anti Daesh a Roma. "A conferma della preoccupazione che desta l'espansione di Daesh in Africa, abbiamo accolto alla Ministeriale alcuni Paesi africani non membri della Coalizione - quali Burkina Faso, Ghana e Mozambico - invitati in veste di osservatori", ha aggiunto Di Maio.
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