La ong Associazione tunisina per la difesa delle libertà individuali (Adli) ha chiesto al presidente Kais Saied di chiarire le ragioni della sua proroga "sino a nuovo avviso" delle misure eccezionali adottate il 25 luglio scorso: secondo la ong, i provvedimenti - inclusi gli arresti domiciliari arbitrari, i divieti di viaggio e l'incarcerazione di parlamentari per presunti reati di opinione - rappresentano "pericoli spaventosi per la democrazia". L'Adli ritiene che molte delle iniziative di Saied siano illegali, come la nomina di ministri senza l'approvazione del Parlamento, il licenziamento dei governatori e la perquisizione e la successiva chiusura della sede dell'Autorità nazionale anticorruzione (Inlucc). Per il presidente onorario dell'Adli, Wahid Ferchichi, "quasi tutte le libertà sancite dalla Costituzione sono state violate", citando ad esempio la libertà di espressione o il diritto di viaggiare. "Dal 25 luglio è cominciato un periodo di grande confusione e ambiguità", ha affermato ancora Ferchichi.

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