(ANSAmed) - TEL AVIV, 12 MAG - La reporter di Al Jazeera
Shireen, Abu Akleh, non si trovava in una linea di fuoco dei
tiratori scelti israeliani appostati ieri presso il campo
profughi di Jenin (Cisgiordania) nel corso di una operazione
contro miliziani palestinesi. Questo, secondo la radio militare
israeliana, un risultato preliminare di una indagine condotta la
scorsa notte dall'esercito.
La posizione di ciascun militare è stata ricostruita su una cartina geografica dell'area. In particolare è stato verificato il comportamento dei tiratori scelti dislocati a protezione dei militari entrati in un vicolo. Dalla loro posizione, secondo l'emittente, è stato possibile concludere che non avevano una linea di fuoco con la giornalista, che per loro si trovava in una zona laterale.
L'emittente ha aggiunto che l'esercito resta comunque molto interessato a verificare il proiettile estratto dal corpo della giornalista in quanto potrebbe essere compatibile sia con i fucili M16 impiegati dai soldati sia con i Kalashnikov dei miliziani. (ANSAmed).
La posizione di ciascun militare è stata ricostruita su una cartina geografica dell'area. In particolare è stato verificato il comportamento dei tiratori scelti dislocati a protezione dei militari entrati in un vicolo. Dalla loro posizione, secondo l'emittente, è stato possibile concludere che non avevano una linea di fuoco con la giornalista, che per loro si trovava in una zona laterale.
L'emittente ha aggiunto che l'esercito resta comunque molto interessato a verificare il proiettile estratto dal corpo della giornalista in quanto potrebbe essere compatibile sia con i fucili M16 impiegati dai soldati sia con i Kalashnikov dei miliziani. (ANSAmed).