BRUXELLES - "Manderemo un chiaro segnale che qualsiasi aggressione contro l'Ucraina avrà un costo elevato per la Russia", ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, entrando al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. La Ue è in "modalità deterrenza" e "dissuasione" per prevenire ulteriori conflitti, "stiamo cercando di fare del nostro meglio per evitare che ciò accada", ha spiegato Borrell, riferendo che oggi non ci saranno decisioni su possibili sanzioni contro Mosca. "Stiamo studiando insieme a Usa e Regno Unito quali potrebbero essere, quando e come, in maniera coordinata", ha evidenziato.
Davanti alla minaccia di un conflitto militare tra la Russia e l'Ucraina "serve un disarmo delle parole e dei fatti, da entrambi i lati". Lo ha detto il ministro degli Esteri austriaco, Schallenberg, arrivando al Consiglio Affari esteri, sottolineando che "la Russia deve essere molto consapevole" che la Ue sta "guardando da vicino" la situazione ed è pronta a "reagire in modo mirato e duro".
"Siamo convinti che la Russia si stia preparando per una guerra totale contro l'Ucraina, un attacco senza precedenti dalla Seconda Guerra Mondiale. Questo significa che la risposta deve essere senza precedenti anche dai Paesi occidentali". Lo ha detto il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis. "Dobbiamo essere molto precisi e pronti per ciò che sta per accadere, anche nei nostri messaggi", ha detto Landsbergis, secondo il quale la Ue non può "cedere al ricatto" di Mosca. "La deterrenza è il modo principale per fermare la guerra", ha precisato il lituano, insistendo tuttavia per sanzioni "senza precedenti".
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