Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Med a rischio per specie invasive, lanciato allarme per Suez

Chiedono valutazione impatto seria; Bruxelles, Cairo rassicura

09 marzo 2015, 14:17

Redazione ANSA

ANSACheck
(di Chiara Spegni) (ANSAmed) - BRUXELLES, 9 MAR - Lotta contro il tempo della comunità scientifica internazionale per salvare il Mediterraneo dall'invasione di centinaia di nuove specie marine tropicali. Il raddoppio del principale corridoio d'ingresso, il Canale di Suez, sarà concluso a breve, ma una valutazione d'impatto ambientale di questa maxi-opera sull'intero bacino ancora non c'è.

"Quello che chiediamo è una valutazione d'impatto ambientale trasparente e solida a livello scientifico, seguita da un'analisi del rischio e da misure di controllo e mitigazione" spiega Bella Galil, dell'Istituto oceanografico israeliano, promotrice della lettera-appello di oltre 450 scienziati da 39 Paesi. "Fra loro - racconta Galil - ci sono almeno un centinaio di italiani, da Trieste a Palermo", tutti al corrente della potenziale bomba ecologica in arrivo. "Non siamo contrari ai lavori di allargamento del canale, ma il Mediterraneo è un mare di cui bisogna prendersi cura" riferisce l'esperta, secondo cui un'analisi seria d'impatto ambientale "necessita di un periodo fra i sei e i dodici mesi" e qui si parla di una valutazione che dovrebbe riunire i dati di tutti i Paesi dell'area. Tempi lunghi insomma, rispetto alle rassicurazioni provenienti dal Cairo. "L'Egitto ha informato la Commissione europea che la valutazione è in corso e dovrebbe essere pronta entro maggio, con una prima analisi già a marzo" riferisce Enrico Brivio, portavoce del commissario europeo all'ambiente e agli affari marittimi, Karmenu Vella. Bruxelles, in allerta sulla questione, è in contatto costante con Il Cairo e ha offerto "ampia assistenza tecnica" alle autorità egiziane. Altre fonti confermano che una valutazione degli egiziani è in corso, ma "fino al mese scorso non includeva il problema delle specie invasive". Certo è che un recente seminario nella capitale egiziana, stando ad informazioni ufficiali, ha affrontato la necessità di nuovi studi e argomentato che le specie nocive che hanno invaso il Mediterraneo, come il pesce palla argenteo che è letale, "sono molto poche" rispetto a quelle che invece rappresentano un introito economico, come sgombro e barracuda. In compenso i ricercatori hanno presentanto un piano di controllo e di ricognizione di possibili soluzioni per minimizzare il numero di pesci 'migranti' e l'istituto oceanografico nazionale un suo piano di monitoraggio, un segnale che l'Egitto sta cominciando ad aprire il vaso di Pandora.

Intanto gli ultimi dell'Agenzia europea dell'ambiente in partnership con Hellenic Centre for Marine Research (HCMR) confermano che il Canale di Suez è la principale fonte delle specie 'non indigene' per il Mediterraneo, specie dagli anni '90, a seguito della sua espansione. Considerando tutti i mari europei, la stima di specie marine 'straniere' ormai è arrivata a quota 1416. Solo lungo le coste israeliane (appena 180 chilometri), quelle registrate, spesso per la prima volta nel Mediterraneo, sono state 355, di cui 94 dopo il 2000. (ANSAmed).

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

Ultima ora Mondo

Errore 404 - Pagina non trovata - ANSA.it Med a rischio per specie invasive, lanciato allarme per Suez - Ambiente - Ansa.it
404

Pagina non trovata

Le cause principali per cui viene visualizzata una pagina di errore 404 sono le seguenti:

  • un URL digitato erroneamente
  • un segnalibro obsoleto
  • un collegamento datato proveniente da un motore di ricerca
  • un link interno interrotto non rilevato dal webmaster.

Se riscontri il problema, ti invitiamo a contattarci per segnalarlo.

Grazie.