(ANSAmed) - TUNISI, 09 GIU - Il 12 giugno a Degueche, città del
Jerid di 10 mila abitanti, inclusa nei circuiti sahariani
turistici della Tunisia del sud, a 10 chilometri a nord di
Tozeur, verrà inaugurato il sito di compostaggio di rifiuti del
progetto "Le Oasi di El Oudiane", che ha l'obbiettivo di
favorire lo sviluppo dell'area di Degueche, dal punto di vista
sociale, economico e ambientale contribuendo a creare un modello
innovativo, nel settore delle imprese cooperative in campo
ambientale per ricollocare i migranti che desiderano rientrare
in patria e offrire nuove opportunità lavorative ai giovani
locali. Il progetto, nato nel 2012 grazie ad un finanziamento
della Tavola Valdese con i fondi dell'8 per mille, prevede in
concreto l'attivazione di un servizio di raccolta differenziata
dei rifiuti con il coinvolgimento dei cittadini di un quartiere
della città e del Comune stesso. I cittadini sono stati dotati
di due mastelli, uno per la raccolta differenziata della
frazione organica e uno per la la frazione resto. La frazione
organica viene poi trasportata in un impianto di compostaggio,
ai margini dell'oasi comunale di Degueche e trasformata in
compost da utilizzare nei terreni agricoli dell'oasi stessa. Il
progetto è parte di un programma di cooperazione più ampio,
mirato allo sviluppo economico e il consolidamento della
democrazia partecipata in Tunisia, che vede impegnati una
molteplicità di soggetti quali Aica (Associazione Internazionale
per la Comunicazione Ambientale), comuni di Avigliana e Coazze,
cooperativa Erica, Comitato di Gemellaggio Coazze-Decazeville in
Italia e, in Tunisia, il comune di Degueche e l'Association de
protection et embellissement de l'environnement. Robert Cavallo,
amministratore delegato della coop Erica, nonché consulente del
ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, ha spiegato ad
ANSAmed che ''il progetto si basa sull'assunto che la
desertificazione avanza e con essa il consumo indiscriminato
della falda acquifera che serve a coltivare i terreni, mentre la
sostanza organica presente in grande quantità negli scarti
urbani viene attualmente gettata in discarica con conseguente
spreco di risorse utili''. La raccolta differenziata dei rifiuti
organici consente quindi da un lato di avviare a compostaggio
gli scarti organici e dunque restituire questa preziosa sostanza
ai terreni agricoli, dall'altro di evitare che nelle discariche
non controllate si diffondano e sviluppino malattie infettive.
La coop Erica, che vanta un'esperienza pluriennale di gestione
dei rifiuti, analisi e prevenzione dei rischi, sostenibilità
ambientale, ha seguito gli aspetti tecnici del progetto con la
presenza in loco del capo progetto di Aica, Paolo Agostini, a
partire dal mese di gennaio 2015. Il compost prodotto verrà
successivamente monitorato ed analizzato in collaborazione con
il Centro di Ricerca Agricolo del Comune di Degueche. (ANSAmed)
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