(ANSAmed) - TUNISI, 07 MAR - Si è concluso con una settimana
di scambio tra i giovani delle due sponde del Mediterraneo, a
Tabarka, nel nord della Tunisia, il progetto ''Mediterraneo
condiviso: cittadinanza attiva per l'ambiente'', finanziato dal
Programma Euromed Jeunesse Tunisia dell'Unione europea. Al
centro dei lavori i diritti legati alle tematiche ambientali, la
biodiversità, i cambiamenti climatici, la cittadinanza attiva e
i media, tematiche attuali e vicine ai giovani, che si rivelano
particolarmente critiche in alcuni territori italiani e
tunisini. Promotori del progetto l'associazione italiana Arcs
del gruppo Arci, e il partner tunisino Raj T - Réseau Alternatif
Jeunesse Tunisie, associazione giovanile creata all'indomani del
Forum Sociale Mondiale di Tunisi del 2013, impegnata nel campo
dell'educazione, della cittadinanza attiva e della mobilitazione
dei giovani nella rivendicazione dei diritti economici e sociali
su tutti il territorio tunisino.
L'iniziativa, spiega ad ANSAmed Riccardo Celi, responsabile
dell'evento per Arcs, "è nata dalla volontà di accompagnare i
giovani tunisini e specialmente l'associazione Raj, che
rappresenta un ottimo esempio di impegno cittadino e giovanile.
Alcuni problemi ambientali sono comuni ai nostri due paesi, come
ad esempio il problema dell'inquinamento nelle zone industriali
di Gafsa e di Taranto, e questo ci ha permesso di creare una
rete che riunisce le due rive e che si basa, prima di tutto
sulla sensibilizzazione dei giovani sull'importanza di difendere
il clima e le risorse naturali". Gli obiettivi di questo tipo di
progetti sono la promozione della solidarietà e della
cooperazione allo sviluppo e la diffusione di valori quali il
dialogo interculturale, la democrazia, la pace, gli stessi di
cui parla anche anche Khouloud Tlili, coordinatrice del progetto
da parte dell'associazione tunisina Raj, ha aggiunto Celi,
sottolineando che tale iniziativa rappresenta solo il primo
passo verso nuovi progetti di cooperazione mediterranea
giovanile. (ANSAmed)
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